“Sono stato tradito e sono state tradite la città e la comunità di Montesilvano”. Non ha dubbi l’ormai ex sindaco di Montesilvano riguardo la sua caduta politica. Ora annuncia battaglia contro i suoi carnefici.
“Sono stato tradito e sono state tradite la città e la comunità di Montesilvano”. Non ha dubbi l’ormai ex sindaco di Montesilvano riguardo la sua caduta politica. Ora annuncia battaglia contro i suoi carnefici.
“Il tradimento – ha aggiunto – è stato confezionato da soggetti della politica regionale e provinciale che non hanno mai fatto niente per Montesilvano, ed è stato consumato da un notaio, tra un prosecco e un pasticcino, e per interessi che non hanno niente a che fare con Montesilvano”.
Per nulla dimesso Attilio Di Mattia ma, anzi, con un’area di sfida verso quei 13 consiglieri il sindaco di Montesilvano che domenica lo hanno fatto decadere dalla carica in seguito alle loro dimissioni. “La scusante – dice Di Mattia – è stata la tassa di soggiorno ma chi lo dice mente sapendo di mentire, visto che la tassa di soggiorno era prevista nelle mie linee programmatiche”. Per Di Mattia sono state ordite “cospirazioni sull’amministrazione e sul progetto che la stessa stava portando avanti e che cozzava con interessi particolari, ad esempio sull’urbanistica, sui rifiuti, sul distretto sanitario, e poi assicurazioni, personale”, solo per citare alcune voci. Chi ha voluto la sua morte è “la consigliera Comardi, con un padre ingombrante, e il presidente del consiglio Petricca, la seconda carica istituzionale, che mi era molto vicino ma non ha mai dato un contributo”. Di Mattia parla di “schifezza, di golpe” ma è convinto di aver “lavorato per il bene comune e di aver toccato interessi particolari. Dobbiamo essere sereni e compatti, per il bene della coalizione e di Montesilvano”. Come fatto ieri Di Mattia parla di “accoltellamento alle spalle” e guardando al futuro dice di non essere interessato a questo aspetto ma sa che “il centrodestra non ha un candidato”.
“VALUTEREMO UN RICORSO”
“C’è da attendersi un ricorso, su quanto accaduto. Lo stiamo valutando”. Per Di Mattia ci sono “più profili di illegittimità e in particolare per quanto riguarda l’atto presentato”, si sta pertanto approfondendo la questione per decidere il da farsi. Drastico il giudizio di Di Mattia sui tredici. “Soggetti che non sono in grado di esprimere meglio la propria volontà, non sono in grado di amministrare”, ha detto oggi in conferenza stampa.
FORZA ITALIA:”NON SAPPIAMO SE RIDERE O PIANGERE”
I consiglieri Paolo Cilli e Ottavio De Martinis di Forza Italia ammettono di vivere un tormento interiore sulla vicenda:”Non sappiamo se ridere o piangere per questo ultimo esilarante intervento del sindaco Di Mattia” hanno commentato.
QUESTIONE RIFIUTI: UN REGALO ALLA ‘ARROW BIO’
“La revoca del bando rifiuti” commentano ancora i consiglieri d’opposizione – non ha portato nessun risparmio. La raccolta differenziata prevista dal bando annullato avrebbe portato sempre maggiori risparmi in futuro; l’annullamento ci ha invece destinato a mantenere le spese attuali per i prossimi anni senza graduali risparmi e senza quella serie di servizi che si erano pensati per il bene della città”. De Martinis e Cilli ricordano l’aumento esponenziale della tassa sui rifiuti che i cittadini hanno dovuto pagare:”come si fa a parlare di aver evitati i salassi quando proprio con l’ultimo bilancio si è provveduto ad aumentare TARSU dell’11% e IMU al massimo tra le città abruzzesi? Durante tutta la campagna elettorale e nei due anni di amministrazione Di Mattia abbiamo atteso invano sviluppi in merito al fantomatico “Arrow bio” che nulla ha prodotto se non un bonifico di 80mila euro (soldi pubblici) inviato ad una ditta israeliana per uno studio di fattibilità”.
EDILIZIA FAI DA TE
“Il Sindaco si vanta di aver chiuso le porte alla speculazione edilizia ma forse non si è accorto di quanto il settore sia in crisi e di quanto importante sarebbe stato trovare soluzioni idonee alla sopravvivenza dell’edilizia negli ultimi anni in totale agonia”. Vere e proprie bordate arrivano da Forza Italia all’indirizzo di Di Mattia:”Si vanta di aver attuato una politica di “spending review” quando la sua amministrazione verrà sicuramente ricordata come quella degli inutili contributi, degli esosi incarichi e dello staff presidenziale con Capo di Gabinetto da 100mila euro l’anno. Parla di assenza di poteri forti alle sue spalle quando in tutte le occasioni importanti immancabile è stata la presenza di Luciano D’Alfonso. Anziché parlare delle coltellate altrui pensi alle tante che lui ha inferto alla città dalla quale è stato assente per mesi e che grazie a lui è balzata agli onori della cronaca per presunto razzismo, prostituzione e box del sesso. Se anziché esibirsi in ridicole autodifese riflettesse su tutto questo, avrebbe esaurienti risposte alle sue domande e capirebbe quali sono gli obiettivi dei tredici consiglieri che lo hanno sfiduciato”.
Ottavio De Martinis sul suo profilo Facebook rivolge un invito al sindaco:”Non ha capito che forse è il caso di prendere un biglietto di sola andata per l’Austria…”.
ZdO