Sei Paesi bloccano vaccino di AstraZeneca. Sono Austria, Estonia, Lituania, Lussemburgo, Lettonia e oggi anche in Danimarca.
L’autorità nazionale austriaca di regolamentazione dei medicinali ha sospeso l’uso di un lotto di AstraZeneca. La decisione presa quando a quattro pazienti sono state diagnosticate pericolose condizioni di coagulazione del sangue. Stesso motivo per cui l’agenzia sanitaria nazionale danese oggi ha annunciato la sospensione temporanea. In Danimarca una di queste persone è morta.
L’agenzia precisa di non aver stabilito in modo definitivo un legame tra il coagulo e il vaccino, ma ha detto di aver chiesto alle autorità regionali incaricate, di smettere di usare AstraZeneca per il momento. “Siamo nel mezzo del più grande e importante lancio di vaccinazioni nella storia danese”, spiega Søren Brostrøm, direttore dell’agenzia. “In questo momento abbiamo bisogno di tutti i vaccini che possiamo ottenere. Non è quindi una decisione facile metterne uno in pausa”.
“Origine Covid: malattia mortale nei maiali”, la ricerca scozzese
In queste ore si scopre che il coronavirus avrebbe avuto origine dai maiali: a dirlo è una nuova ricerca pubblicata dal Guardian. “Una malattia mortale del maiale potrebbe aver preparato il terreno per il Covid-19” dice l’autore dello studio, il professore David Robertson dell’università di Glasgow. Il maiale è la principale fonte di carne nella alimentazione cinese e il Paese produce la metà dei suini del mondo: 55 milioni di tonnellate di carne di maiale all’anno. Nel quarto trimestre del 2019, si legge nella ricerca, si era diffusa un’epidemia di Psa (peste suina) in gran parte della Cina. Così, l’unica soluzione è stata uccidere gli animali infetti. In seguito al drastico calo dell’offerta di carne suina, è aumentata la domanda di fonti alternative di carne e queste includevano “animali selvatici, aumentando le opportunità di contatto con il coronavirus umano”.
Usa, scoperto farmaco antivirale: uccide virus
Un nuovo farmaco antivirale, il Molnupiravir, ‘uccide’ il Covid-19. La scoperta è di un gruppo di ricercatori americani. La pillola presa due volte al giorno per cinque giorni, ha eliminato gli effetti del coronavirus dal naso e dalla faringe di 49 persone che si sono sottoposte alla terapia sperimentale. Lo riporta la rivista scientifica Medscape Medical News.
Biden, altre 100 mln dosi J&J
“Ho ordinato la produzione di altre 100 milioni di dosi del vaccino Johnson & Johnson perché dobbiamo essere pronti”. Così il presidente Joe Biden durante l’evento alla Casa Bianca con i Ceo di J&J e Merck, le due case farmaceutiche concorrenti che collaboreranno per la produzione del vaccino monodose contro il coronavirus. “Vaccinare l’America è l’unico modo per battere la pandemia”, ha avvertito Biden, sottolineando come sia “senza precedenti” la cooperazione tra due case rivali che hanno messo al primo posto “il patriottismo e la sicurezza nazionale”. “Se ne avremo a sufficienza, condivideremo le scorte di vaccini contro il coronavirus con il mondo”.
Un altro morto in Sicilia dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca
Sono due gli agenti delle forze dell’ordine, giovani e in perfetta salute, deceduti improvvisamente dopo aver ricevuto nei giorni scorsi la prima dose del vaccino Astrazeneca.
A Stefano Paternò, 43 enne in servizio ad Augusta come Sottoufficiale della Marina Militare, si aggiunge Davide Villa, poliziotto dell’Anticrimine di Catania. L’agente è deceduto il 7 marzo, 12 giorni dopo la somministrazione del vaccino, aveva accusato malore dal giorno successivo all’inoculazione della dose. Una volta in ospedale i medici hanno diagnosticato una trombosi venosa profonda, poi sfociata in emorragia celebrale.
Ed è proprio la trombosi una delle reazioni avverse previste dai vaccini. Le indagini chiariranno, anche in questo caso, l’accaduto.
Potrebbe essere effettuata nella giornata di domani l’autopsia sul corpo di Stefano Paternò, morto nella sua abitazione dodici ore dopo l’inoculazione della prima dose di vaccino. La salma è stata trasferita all’ospedale Cannizzaro di Catania. Gli avvocati hanno presentato un esposto per conto della moglie Caterina Arena e dei figli di 12 e 14 anni, per capire le cause della morte. “Essendo il decesso chiaramente ascrivibile alla somministrazione del vaccino va verificata nell’interesse della collettività – dicono i familiari – l’ipotesi di uno stock di fiale difettose o di improvvide manovre o ogni altra possibile causa”. La Procura di Siracusa, che indaga sull’episodio, sembra abbia già disposto il sequestro delle fiale.
Nella mattinata di lunedì Stefano Paternò aveva raggiunto l’ospedale militare di Augusta per sottoporsi alla somministrazione del vaccino Astrazeneca. Tornato nella sua abitazione a Misterbianco ha “accusato uno stato di malessere generale caratterizzato da rialzo febbrile” ed ha assunto della Tachipirina. Nella notte la moglie ha trovato Paternò in stato di incoscienza ed ha allertato i sanitari del 118 che nonostante i tentativi di soccorrere l’uomo hanno successivamente constatato il decesso.