I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara hanno condotto in carcere 3 persone. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara, Nicola Colantonio. La richiesta è della Procura della Repubblica di Pescara.
A finire in carcere è il dirigente del dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara, Sabatino Trotta, primario della Asl di Pescara. Con lui sono stati arrestati il legale rappresentante, D.M., una dipendente con funzioni di coordinatrice, L.D., e una dipendente con funzioni di coordinatrice della Cooperativa Sociale “La Rondine”, società partecipante al Consorzio Coop. Sociali S.G.S. vincitore della gara pubblica di appalto.
Il Consorzio SGS nasce nella regione Abruzzo nel 2006 “con l’intento di sviluppare un modello di cooperazione totalmente innovativo e indubbiamente privo delle logiche individualiste che caratterizzano la maggior parte della dirigenza locale.” La gara d’appalto è volta all’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere, del valore complessivo di 11.309.100,00 euro. Gara indetta con la delibera 16 del 9 gennaio 2020 dalla Asl di Pescara e aggiudicata definitivamente nel mese di marzo del 2021.
Trotta è stato candidato per Fratelli d’Italia alle elezioni regionali del febbraio 2019. Il medico chirurgo specialista in Psichiatria, abilitato alla Psicoterapia, è direttore medico del Centro di salute mentale Pescara sud e del dipartimento di Salute mentale della Asl di Pescara. Oltre a questo è anche fondatore della onlus Cosma e direttore scientifico dell’associazione Amico medico.
Appalto in cambio di gioielli
Le Fiamme gialle riferiscono che, con il determinante apporto del medico, il Consorzio e la Cooperativa hanno vinto la gara d’appalto, stipulando con la Asl di Pescara un contratto di servizi, di durata quadriennale, del valore complessivo di oltre 11 milioni di euro. Riconosciute somme di denaro e regalie di varia natura (gioielli, orologi e beni tecnologici) al dirigente medico e ai membri della commissione di gara.
Sequestri per 50mila euro
I Finanzieri hanno proceduto a dare esecuzione al sequestro di beni per circa 50.000 euro, disposto sempre dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara su richiesta della Procura della Repubblica. Gli indagati devono rispondere di reati gravi contro la pubblica amministrazione. Tra questi reati di corruzione, di istigazione alla corruzione e di turbata libertà degli incanti. Le indagini proseguono nei confronti di ulteriori soggetti che, pur non essendo coinvolti da provvedimento cautelare, risultano iscritti sul registro degli indagati.
Gli accertamenti investigativi hanno preso il via nell’estate del 2020
Gli inquirenti si sono messi a lavoro dopo alcune segnalazioni giunte in ordine a comportamenti volti a turbare illecitamente lo svolgimento di una significativa gara pubblica dell’importo di oltre 11 milioni di euro indetta dalla Asl di Pescara. Le indagini hanno permesso di accertare con evidenza che l’aggiudicazione della suddetta gara pubblica di appalto al consorzio S.G.S. è avvenuta illecitamente. Una procedura intenzionalmente pilotata in favore del consorzio abruzzese, in adempimento di un pregresso accordo corruttivo stretto tra i due suddetti emissari del consorzio e il Dirigente del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara. Accordo avente ad oggetto il pagamento di indebite somme di denaro in contanti e altre utilità per oltre 50.000 euro.
Gara pubblica di appalto oggetto di gravi condotte illecite ideate e attuate dagli indagati da ritenersi particolarmente rilevante, non solo per l’ingente importo complessivo, ma anche per la tipologia dei servizi appaltati. Beni primari di cura delle persone più fragili e, nel caso di specie, affette da problematiche psichiatriche, da erogarsi presso numerose strutture residenziali e centri diurni.
Il dirigente sanitario ha svolto funzioni di pubblico ufficiale nella gara, in quanto, oltre ad avere predisposto il capitolato tecnico della gara, ha scelto i nominativi dei 3 esperti del settore – nominati membri della commissione giudicatrice – tutte legate a lui personalmente e professionalmente.
Il dirigente Sanitario, già candidato alle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Regione Abruzzo, nel corso delle indagini ha esplicitamente ammesso con alcuni suoi interlocutori di essersi adoperato in favore degli interessi illeciti della Cooperativa. Attività, come sottolineato proprio da lui, anche nell’intento di accrescere il proprio consenso elettorale.
L’alto tenore di vita
L’indagine ha riscontrato un elevato tenore di vita dei protagonisti, in particolare del Medico, che ha sostenuto molteplici spese, in contanti, per importi considerevoli, comperando beni di ogni genere ed anche di elevato valore.