Condannato anche per aver minacciato i giornalisti che stavano lavorando a San Luca. Lui, Antonio Callipari, era stato arrestato da latitante circa un anno fa perché accusato di essere a capo di una rete di narcotraffico fra Milano e la Lombardia.
Il tribunale di Locri ha deciso per lui una pena di un anno, un mese e dieci giorni per le pesanti minacce con cui ha tentato di obbligare una troupe di Presa Diretta a cancellare quanto girato nella “sua” San Luca.
A maggio 2017 al termine di una giornata di lavoro, mentre stavano lasciando il paese il giornalista di Rai Tre Danilo Procaccianti, il filmaker Fabrizio Lazzaretti e la cronista Alessia Candito, collaboratrice di Repubblica, sono stati raggiunti e bloccati da Callipari ed altri, che hanno intimato loro di spegnere le telecamere e cancellare il girato.
“Non tornate più a San Luca o non uscite vivi da qua” disse più volte il narco 25enne ai tre giornalisti, dopo aver tentato di prendere prima la telecamera, poi il cellulare con cui si stava tentando di documentare l’aggressione e chiedere soccorso. Immagini, benché parziali e assai disturbate, poi finite in onda. I carabinieri partirono con le indagini che grazie anche alla collaborazione dei giornalisti che identificarono l’autore delle minacce, ha permesso di arrivare al processo che ha visto la condanna di Callipari.