Armi d'Italia: Renzi, Conte e Draghi, quelli che hanno armato l'Arabia Saudita
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L’Italia, con i governi che si sono succeduti, ha da sempre venduto le armi a stati non democratici o coinvolti in conflitti.

Armi d’Italia. L’indignazione è soprattutto politica. Soprattutto leggendo la relazione che il governo ha inviato alle Camere.

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I monarchi della penisola del Golfo fanno indignare parecchio. Di più l’Arabia Saudita per la compressione della libertà.

Il barbaro omicidio su commissione principesca del giornalista dissidente Jamal Khashoggi fu un evento traumatico. Allora i partiti italiani, dopo un paio di anni di indifferenza, si indignarono per l’Arabia Saudita e i vicini Emirati Arabi Uniti che nella guerra civile in Yemen (19 marzo 2015) usavano bombe fabbricate in Sardegna dai tedeschi di Rwm.

La mozione del 2019

Dunque il 26 giugno 2019 alla Camera fu approvata una mozione che impegnava il governo Conte I a sospendere le spedizioni verso Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti.

Chi aveva autorizzato Rwm a fornire i carichi di bombe poi utilizzate in Yemen? Ecco le licenze nel dettaglio:

  • 28 gennaio 2016, governo Renzi, valore 411 milioni di euro per l’Arabia Saudita;
  • 16 gennaio 2018, governo Gentiloni, valore 13,4 milioni per l’Arabia Saudita;
  • 17 dicembre 2018, governo Conte I, 34,5 milioni per gli Emirati Arabi Uniti.

Quando la mozione stava per esaurire i suoi effetti, il 21 dicembre 2020, la Camera approvò una risoluzione per revocare (non più sospendere) la vendita di bombe a emiratini e sauditi. Il governo Conte II si adeguò. Ma l’Italia non ha smesso di esportare materiale bellico in Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. I sauditi hanno aumentato le importazioni di armi italiane proprio con i governi di Conte (giugno 2018/febbraio 2021): 13,4 milioni nel 2018, 105,4 milioni nel 2019, 144,4 milioni nel 2020. Gli emiratini sono più irregolari: 220,4 milioni di euro nel 2018, 89,9 milioni nel 2019, 117,6 milioni nel 2020.

Lo scorso anno, in gran parte da attribuire a Draghi, Arabia Saudita e Emirati Arabi hanno attivato 56 nuove licenze per oltre 100 milioni di euro (dato in calo) e di recente i reali sauditi hanno prenotato una ventina di elicotteri da Leonardo per trasporto e soccorso. 

Armi d’Italia.

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