Antonio Razzi, l’onorevole abruzzese che ha salvato il governo Berlusconi dalla sfiducia, catapuldandosi dall’Idv al Pdl, ieri sera si è presentato ai suoi elettori.
L’incontro, previsto per le 18 è slittato di quasi un’ora vista la scarsa affluenza all’evento. Eppure la pietanza era succulenta. Antonio Razzi, in un sol colpo chiedeva voti e presentava la sua opera letteraria: “le mie mani pulite”. All’evento, oltre l’editore del libro, è intervenuto anche il vice presidente della giunta regionale Alfredo Castiglione. «La mia azienda editoriale, ha detto Luciano Lucarini, ha 140 dipendenti e noi puntiamo sulla qualità dei testi». Come farsi scappare quindi un’occasione così unica? «Mi hanno accusato di aver preso soldi da Berlusconi» aggiunge Razzi «e con questo testo dimostro che ho le mani pulite». Il libro dimostra che non ha preso soldi da Silvio il nostro onorevole regionale. Come? Non lo sappiamo. Interessante l’analisi anche di quel gran simpaticone di Alfredo:«Razzi e un’ottima risorsa per il Pdl, e io lo ringrazio per tutto quello che ha fatto per la nostra regione». Non contento prosegue:«quelli che lo accusano di commentano da soli». Ormai stremati dalle analisi socio-politiche di questi nostri corregionali, Razzi ci infligge il colpo finale:«Mi hanno criticato per quello che ho detto riguardo l’organizzazione dei campionati di tennis, ma sono stato frainteso. Pensate se ogni parlamentare e senatore s’impegnasse a portare in Abruzzo un evento del genere: quante persone arriverebbero nella nostra regione? E quanti eventi potrebbero esserci?».
di Antonio Del Furbo