Il Movimento 5 stelle continua a perdere pezzi. L’ultimo a salutare l’ormai partito è stato Emilio Carelli.
L’ex giornalista Mediaset e poi padre fondatore di SkyTg24, ha annunciato l’uscita dal Movimento. L’addio è il numero 34, stando al contatore del think thank Openpolis, il numero di parlamentari grillini che ha cambiato casacca nel corso del 2020. E il numero preoccupa i 5s, ma che oggi assume un significato molto diverso. In gioco anche la possibilità stessa di far nascere un governo.
“Il Movimento ha perso la sua anima”
Nella nota in cui rende pubblica la sua scelta, Emilio Carelli non si pronuncia in modo esplicito: “Non senza sofferenza interiore annuncio la mia uscita dal gruppo parlamentare del Movimento 5Stelle. In questo modo dico addio ad un Movimento che ha perso la sua anima”. Ma Carelli va oltre: “Mentre entro nel Gruppo Misto della Camera voglio propormi come aggregatore di una nuova componente Centro – Popolari Italiani -, che potrebbe diventare una casa accogliente per tutti i colleghi che intendono lasciare il Movimento ma temono di restare isolati, ma anche per chi proviene da altri gruppi”.
La componente di destra
Il nuovo posizionamento di Carelli è chiaro: “Sarà una componente moderata, di centro destra, che vuole rappresentare il primo passo verso la costituzione di un nuovo gruppo parlamentare che vorrei in sintonia col Ppe, sostenitore dell’Europa, della difesa dell’ambiente, del mondo delle imprese e della tutela dei lavoratori mettendo l’innovazione e la ricerca al centro delle proprie iniziative. Una iniziativa politica che intende dare voce a tutta quell’area moderata e liberale che guarda con diffidenza agli estremismi di ogni genere e che esige risposte concrete ai problemi reali”.
Poco prima era arrivata la dichiarazione del deputato Massimiliano De Toma: “Ci sono delle interlocuzioni in corso – ha detto all’Adnkronos – C’è un gruppo, di cui io faccio parte, che punta a costituire una componente di area moderata, di centrodestra. In queste ore si prova a costruire un percorso. Le interlocuzioni vanno avanti da qualche giorno e potrebbero concludersi a breve”.
Le parole arrivano sul tavolo di trattativa che cerca una nuova maggioranza, rinforzando i dubbi dei renziani sulla possibilità che un Conte Ter.