Recentemente, l’ANSA ha comunicato l’emanazione di un Disegno di Legge (DDL) volto a limitare gli affidi e gli allontanamenti nel contesto italiano, una pratica che ha assunto dimensioni problematiche tanto estese da indurre il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a pronunciare il mantra “Mai più Bibbiano” sin dalle prime fasi del suo mandato.
Aiuto a Bambini e Famiglie: arriva la commissione interdisciplinare. L’attesa per l’approvazione del DDL e dei relativi decreti attuativi è palpabile, considerando il diffuso sottobosco dove prosperano i tentacoli della filiera psichiatrica e del business, trasformando molte leggi, anche ben intenzionate in partenza, in corridoi di malaffare che distortono lo spirito originario delle normative.
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In Italia, spiega Vincenza Palmieri Presidente dell’INPEF, si profila un vero e proprio “sottogoverno”, composto da linee guida, normative e regolamenti, che collude con un sistema diagnostico e psicopatologico capace di sabotare qualsiasi buona prassi e ogni tentativo di innovazione. Nonostante le molteplici iniziative per la Tutela Minorile nel Paese, la presenza di tavoli che mirano a “evitare gli allontanamenti dei bambini dalle famiglie” è viziata dalla presenza di rappresentanti di organizzazioni coinvolte nel sistema degli allontanamenti e del business ad esso associato, minando qualsiasi reale cambiamento o innovazione.
Si corre il rischio di generare l’illusione di un mutamento che, nella pratica delle norme e delle esperienze concrete, non si materializza. La Tutela dei Minori non può essere discussa senza affrontare il tema dell’Affido Minorile e degli Allontanamenti. Affinché l’impegno di “Mai più Bibbiano” non rimanga un semplice slogan, è necessario un cambiamento radicale a partire dalle fondamenta.
Intervenire prima della tragedia
È imperativo tracciare una nuova direzione per coloro che operano nell’assistenza familiare, intervenendo prima che si verifichi la tragedia dell’allontanamento familiare e del ricorso ai servizi residenziali. In quest’ottica è nata la “Commissione Interdisciplinare”, il cui obiettivo è definire le Linee Guida Nazionali per l’Assistenza ai Bambini e alle Famiglie direttamente nel loro contesto domestico.
Questa Commissione, composta da pedagogisti familiari, studenti universitari, accademici, esperti e professionisti con esperienza nell’ambito, collabora attivamente con l’INPEF (Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare). Tuttavia, va sottolineato che i veri protagonisti di questo processo di studio e trasformazione sociale dei bisogni sono le madri e i padri che hanno vissuto le istituzioni, coloro che ne sono ancora intrappolati e soprattutto i bambini e gli adolescenti che condividono le proprie esperienze, sfide e necessità.
Come sottolineava Don Milani, “non si può fare parti uguali tra disuguali”; è fondamentale che la bilancia penda a favore di coloro che versano in condizioni di maggiore svantaggio. Solo così potranno le parti essere equamente bilanciate e, di conseguenza, giuste.