Stavano indagando sul misterioso omicidio di un giovane ucciso 4 anni fa durante una serata in discoteca allo Zen. “Non ci fermeremo fino alla verità sulla morte di Aldo e denunceremo tutto”.
Calci e pugni a Ismaele La Vardera e al suo autore e operatore Massimo Cappello che ha riportato i danni maggiori finendo in ospedale. Il fatto è accaduto questa notte a Palermo, mentre Cappello e La Vardera erano impegnati nelle riprese di un’inchiesta che sta cercando di fare luce sulla morte misteriosa di Aldo Naro, un 25enne palermitano ucciso nel 2015 davanti alla discoteca Goa, allo Zen.
“Per la morte di Aldo Naro, un giovane perbene e dalla faccia pulita è stata condannata una persona”, spiega la Iena ancora scosso per l’aggressione subìta, “non c’è ancora assoluta chiarezza su ciò che è successo. Noi da oltre un mese e mezzo stiamo cercando di ricostruire la vicenda, andando a sentire amici e conoscenti di Aldo e quanti quella notte alla discoteca Goa hanno assistito al pestaggio del ragazzo”.
Tra le persone intervistate c’è una giovane ragazza, che lavora in un noto teatro cittadino. “All’uscita del teatro”, spiega ancora Ismaele, “ci ha raggiunto un uomo, il fidanzato della ragazza. L’uomo all’inizio si avvicina alla telecamera e ci minaccia verbalmente e poi all’improvviso si scaglia con violenza sull’operatore, che è quello che ha riportato i danni maggiori ed è dovuto andare in ospedale per gli accertamenti”. Mentre l’aggressore, che i colleghi del ragazzo chiamano “Marco”, continua a picchiare l’autore e operatore, gli altri cercano inutilmente di farlo fermare.
“Noi non abbiamo nessuna intenzione di fermarci e anzi andremo avanti con maggiore fermezza nel tentativo di chiarire le cause e le responsabilità per la morte di Aldo e presenteremo anche denuncia per questa aggressione, anche per tentata rapina perché chi ci ha aggredito voleva portare via la telecamera con il girato”, conclude La Iena. “Oggi più che mai, dobbiamo rilanciare un hashtag che è diventato virale: #giustiziaperaldonaro”.
Chi era Aldo Naro?
Aldo è stato ucciso a 25 anni dopo una festa in maschera di un venerdì sera trascorso nella discoteca Goa del popolare quartiere Zen. Una morte arrivata per arresto cardiocircolatorio, dopo che il giovane era stato aggredito con numerosi calci in testa. Per l’omicidio di Aldo è stato condannato a 10 anni un giovane 17enne, reo confesso. Condannati a 2 anni anche tre buttafuori del locale, mentre sono stati assolti dall’accusa di rissa e favoreggiamento altri 5 giovani.