Sapete che il Giro d’Italia ogni anno porta enormi benefici a tutti gli italiani? Certo, i valori del sacrificio e della fratellanza. Ma non solo.
di Antonio Del Furbo
E, comunque, siamo tutti felici e contenti per questo grande evento che, ogni anno, attrae l’interesse di noi italiani che ci stringiamo a Corte quando l’orgoglio nazionale (sportivo) ci viene stimolato. Siamo tutto lì, da Nord a Sud, tutti mano nella mano a seguire le vicende dei nostri beniamini. Quelli, per intenderci, che con due ruote e un sellino attraversano le strade della nostra amata (non per tutti) Italia.
Ecco appunto, le strade d’Italia che, per l’occasione, vengono lustrate e tirate a nuovo per il grande evento. Una fortuna. Strade che fino a ventiquattr’ore prima erano impraticabili persino dai pedoni, diventano improvvisamente “autostrade” tirate a nuovo tali da far invidia persino alla precisione tedesca.
Grazie ai 3615 km percorsi dal Giro d’Italia, molte strade sono state messe in ordine e persino presidiate come nel caso della tappa abruzzese:
“Ci sarà un massiccio intervento di forze di polizia e di volontari per garantire l’ordine pubblico ed evitare che le persone intralcino le strade” ha tuonato il prefetto di Chieti, Antonio Corona. E ha aggiunto:“Per l’Abruzzo è il primo grande evento dopo le tragedie dello scorso inverno. È la risposta di un territorio che non si piange addosso ma che si rialza e guarda avanti. Una vetrina importante e avremo gli occhi puntati di tutto il mondo”.
Un ottimismo che, qualche giorno fa, ha colpito anche il primo cittadino di Chieti che, come tanti suoi colleghi, probabilmente non si era accorto che le strade del territorio erano completamente devastate da buche. Guarda caso Umberto Di Primio il 5 maggio (nove giorni prima del passaggio del Giro) annuncia su Facebook:
“I lavori programmati dall’ufficio Lavori Pubblici coordinato dall’Assessore Raffaele Di Felice in occasione della tappa del Giro d’Italia saranno avviati già da domani 6 maggio 2017 con gli interventi di scarificazione di alcuni tratti di via Ettore Ianni, dal rondò posto all’incrocio per Villamagna fino a piazzale S. Anna, e con il ripristino di alcuni tratti di via Padre Alessandro Valignani. Si proseguirà con il rifacimento di alcuni tratti di Via Vernia, Via Pianell, Via Madonna degli Angeli e Via Colonnetta. Su quest’ultima, gli interventi più consistenti saranno concentrati nel tratto che va dagli innesti con l’asse attrezzato fino all’incrocio con via Vasto. Si proseguirà su Viale Abruzzo con il rifacimento di gran parte del tratto prospiciente lo Stadio Angelini per proseguire sulla Tiburtina fino all’uscita dell’asse attrezzato.”
Dunque, grazie al Giro d’Italia i residenti hanno potuto beneficiare di strade transitabili e meno pericolose. Sì, perché fino a qualche giorno prima, tutti i livelli di amministrazione pubblica, dalla Regione fino ai Comuni, sono stati sempre poco interessati alle voragini presenti sulle strade abruzzesi. Così, mentre i cittadini erano costretti allo slalom per non spaccare le auto, le amministrazioni si preoccupavano di mettere limiti di velocità a 10 km/h e, subito dopo, una pattuglia della municipale con il velox.
“Un grande evento di cui la città di Chieti sarà partecipe ospitando una vetrina importantissima che consentirà ad un vastissimo pubblico di far conoscere ed apprezzare il nostro territorio con le sue bellezze paesaggistiche ed il suo patrimonio artistico culturale” sottolinea Di Primio.
Peccato però, che Prefetto e sindaco forse ignorano le tantissime proteste, fondate, dei cittadini che per mesi hanno chiesto rispetto e attenzione, sollecitando interventi.
Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia (Ch) lo scorso gennaio, inviò una nota ad Anas, presidente della Regione, presidenti delle Province e Prefetti, per chiedere l’intervento sulle strade:
“Un esempio su tutti è la statale Adriatica: il transito degli spartineve e dei mezzi pesanti dirottati più volte dalla A14 hanno fatto aprire sull’asfalto una serie di buche che adesso si rivelano pericolose insidie per gli automobilisti” scriveva Di Giuseppantonio. “Ho chiesto a istituzioni ed enti preposti d’intervenire quantomeno per eliminarle, in attesa di una diversa azione che determini una riasfaltatura di questa e di altre importanti arterie perché sono strade che collegano molti comuni, tra l’altro percorse quotidianamente da mezzi di soccorso e per il trasporto di studenti e pendolari: la loro incolumità dev’essere una priorità”.
Stessa drammaticità dall’altre parte dell’Abruzzo, a Giulianova: buche profonde fino a 40 centimetri, pericolose e segnalate con la cartellonistica a terra. Anche nel pescarese, tra Cepagatti, Pianella, Spoltore e la stessa Pescara, per via delle voragini e dei fossi il gruppo di Forza Italia ha persino presentato un’interrogazione urgente in Regione e Provincia vista la pericolosità delle strade.
Intanto, la Regione ha annunciato che sono pronti, già da dicembre 2016, 10 milioni di euro per la manutenzione delle strade. E perché i cittadini, specialmente gli automobilisti, non si sono accorti di questi interventi?
Vuoi vedere che li spenderanno al prossimo Giro d’Italia? Certo è che alcuni amministratori dimenticano che i territori sono sulla vetrina internazionale in ogni secondo della giornata. Loro, gli amministratori, non sanno che il web e i Social stanno lì a dirgli quanto sono incapaci nel gestire le esigenze dei cittadini.