La Guardia di finanza ha trovato 500mila euro, di cui 227.500 in contanti, in casa e nell’ufficio di Mauro Febbo, capogruppo di Forza Italia in Regione.
Le perquisizioni sono state avviate nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pescara che riguarda l’imprenditore Vincenzo Marinelli, già dirigente della Federcalcio e attualmente presidente onorario del Pescara.
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Il filone dell’indagine riguarda appalti nella sanità e nei trasporti
Inchiesta emersa a metà aprile con perquisizioni negli uffici di Marinelli. Oltre a Febbo, indagato anche il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, anche lui di Forza Italia, la consigliera regionale in quota Lega Sabrina Bocchino e l’ex senatore Fabrizio Di Stefano, nei mesi scorsi candidato del centrodestra alle comunali di Chieti. I reati ipotizzati sono corruzione e nel caso di Sospiri anche associazione per delinquere.
Buste con denaro contante
Sono in totale sei le buste con denaro contante. E poi ci sono assegni fino a 100mila euro intestati a Febbo e anche a Febbo Mauro Sas. Mazzette di contante stipate in vari borselli e di vario taglio. II tutto custodito nella cassaforte e in un cassetto della casa di Febbo. Altri soldi sono stati trovati in una cassetta di sicurezza intestata ad una sua stretta consanguinea.
Denaro di dubbia provenienza secondo l’accusa.
Febbo l’accusa avrebbe ricevuto soldi da Vincenzo Marinelli per favorire la costruzione del nuovo polo oncologico di Chieti. Febbo dice di essere in grado di giustificare ogni cifra.
“In relazione alle notizie di stampa circa il rinvenimento – spiega il legale di Febbo – in una cassetta di sicurezza nella disponibilità di Mauro Febbo, di denaro e valori di ingente ammontare nel corso della perquisizione eseguita d’ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pescara il 3 u.s., avverto la necessità di precisare che il contenuto è interamente riconducibile all’attività professionale del cliente, ragioniere tributarista attivo da oltre quarant’anni”.
“Con istanza depositata il 6 u.s. ho chiesto al Pm di sottoporre ad interrogatorio l’indagato, che in quella sede potrà fornire convincente dimostrazione della lecita provenienza del denaro e dei valori rinvenuti nella cassetta di sicurezza”.
Indagati Di Stefano e Bocchino della Lega
La Procura di Pescara ha indagato anche la consigliera regionale in quota Lega Sabrina Bocchino e dell’ex senatore Fabrizio Di Stefano. Con gli esponenti della Lega, l’inchiesta coinvolge i principali partiti del centrodestra.
Come riferisce il quotidiano Il Messaggero, nel mirino del pm Andrea Di Giovanni anche due gare per la fornitura di 68 bus da parte della Regione Abruzzo e 5 bus elettrici da parte del Comune di Pescara.
Perquisizioni alla Tua
Le perquisizioni hanno interessato anche la sede della Tua, la società dei trasporto pubblico abruzzese per la fornitura di autobus elettrici. Gli inquirenti cercano di far chiarezza su due gare per la fornitura di 68 bus da parte della Regione Abruzzo e 5 bus elettrici da parte del Comune di Pescara. Acquisiti documenti nell’ufficio del direttore tecnico della Tua, Michele Valentini, ex direttore generale dell’Arpa, accusato di turbata libertà nella scelta del contraente insieme all’ex dirigente comunale Guido Dezio.