L’istituzione regionale ha dimenticato disabili che versano in condizioni gravissime. Sono stati lasciati in completo abbandono senza nemmeno i fondi per l’autosufficienza.
L’istituzione regionale ha dimenticato disabili che versano in condizioni gravissime. Sono stati lasciati in completo abbandono senza nemmeno i fondi per l’autosufficienza.
A lanciare questa denuncia pubblica è Andrea Sciarretta, il papà della piccola Noemi affetta da SMA di tipo 1.
“LA LEGGE IMPONE UN AIUTO AI MALATI”
Sciarretta precisa che la legge è chiara sui diritti dei malati:”I Fondi per la non autosufficienza garantiscono, per legge, il diritto a corrispondere ai disabili una cifra che va da un minimo di 600 a un massimo di 1000 euro mensili. Lo sapete quanto hanno ricevuto per tutta l’annualità 2013?” chiede il papà di Noemi:”dai 2000 ai 2500 euro”.
BANDI PRESENTATI CON ESTREMO RITARDO
Nell’anno 2013 il Bando per poter presentare le domande è stato pubblicato tra agosto e settembre, mentre per quanto riguarda il 2014 “non ci sono state disposizioni relative al (piano locale non autosufficienza)” aggiunge Sciarretta. Il rischio “è di ripetere il disagio che i disabili hanno avuto nel 2013. In più a riguardo l’assistenza è completamente carente. Non esiste personale medico specializzato in grado di gestire i pazienti pediatrici gravi. Non esiste una struttura ben ramificata sul territorio che possa garantire assistenza domiciliare per i disabili gravissimi”.
DISABILI COMBATTONO CONTRO LA MORTE
“Molto spesso mi imbatto in situazioni nelle quali i disabili si ritrovano a litigare ed affrontare beghe burocratiche per vedersi riconosciuti un loro diritto” riferisce ancora Sciarretta.
“Devono farsi autorizzare ausili o macchinari importanti per la sopravvivenza e la qualità della vita. Non per ultimo il caso di una piccola bambina. I genitori hanno avuto difficoltà nel farsi autorizzare la macchina della tosse ma la beffa è arrivata quando gli è stata assegnata. Come si usa? Risposta qui si accende e qui si spegne. Nessuna formazione al genitore in modo che potesse aiutare con tale ausilio la propria figlia. La bimba, nel frattempo, è morta”.
STORIE DI ORDINARIO ABBANDONO DEI DISABILI
Sciarretta riferisce di altri casi come quello di una:”disabile che richiede alla Asl la sostituzione della batteria della sedie a rotelle e che si vede rispondere che ‘per quest’anno la batteria è cambiata ed è più costosa rispetto la precedente fornitura. Nel caso la differenza dovresti metterla tu!’. Poi il caso di una ragazza a cui vengono prescritti da un neurologo degli esercizi da fare in piscina e che al momento della richiesta della sovvenzione la Asl risponde che tale prescrizione non serve a nulla e autorizzano solo una semplice fisioterapia”.
LA CACCIA AL VOTO E BASTA
Ci va giù duro Andrea Sciarretta:”Sono storie vere e di ogni singolo caso posso produrre prove. Questa è la Sanità Abruzzese” si sfoga il papà guardiese. “Qualcuno si è mai curato di queste vicende? Chi ci amministra ricomincia con l’ennesima caccia al voto ma solo per propri interessi”.
Poi una domanda:”è auspicabile che la salute dei cittadini venga messa come priorità senza considerarla un peso per la società? Interessiamoci seriamente al problema senza lasciare nessuno indietro. La Regione Abruzzo è sprovvista di rianimazione pediatrica e, se un piccolo bambino dovesse sentirsi male o arrivare in gravissime condizioni, l’ospedale più vicino è Ancona o Roma. Vista la fragilità dei piccoli pazienti il viaggio potrebbe seriamente comprometterli”.