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Abruzzo, la pista ciclopedonale da 50 milioni di euro mai finita

Abruzzo, la pista ciclopedonale da 50 milioni di euro mai finita

Una pista ciclopedonale costata 50 mln di euro che non è ancora finita per degli imprevisti. Il viaggio tra gallerie buie e tratti sterrati

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Una pista ciclopedonale pubblicizzata come fiore all’occhiello della regione Abruzzo. Un orgoglio per la politica e un vanto per gli amministratori di destra e sinistra.

Ma, soprattutto, un’opera che ha permesso la distribuzione di incarichi e l’inaugurazione di strutture (ovviamente pubbliche) per la gestione.

Un progetto verde presentato al mondo intero come di straordinaria levatura utilizzando la leva del turismo e delle bellezze da “vendere”. Peccato che la pista ciclopedonale sia tutt’altro che completata.

Correva l’anno 2011

Siamo al 16 luglio del 2011. L’allora presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, chiede alla Regione, governata da Gianni Chiodi, una somma rientrante nei fondi Fas di oltre 16 milioni di euro per la pista ciclopedonale. Somma che avrebbe coperto il costo dell’opera ciclopedonale di 35 milioni di euro.

“Si tratta -spiegava Di Giuseppantonio- di un intervento strategico per lo sviluppo del turismo in Abruzzo e per il miglioramento della qualità della vita. Dobbiamo creare un’industria turistica che dovrà dare ricchezza e occupazione e la via Verde può essere il primo ramo operativo di questa iniziativa. Ma la via Verde è strategica anche perché connette gli obiettivi di valorizzazione e promozione del patrimonio paesaggistico identitario locale con azioni coerenti di livello internazionale di qualità.

Infatti la Via Verde Costa dei Trabocchi è parte attiva e sostanziale del progetto internazionale noto come Corridoio Verde Adriatico o Ciclovia Adriatica: un percorso di mille chilometri che collega Ravenna con S. Maria di Leuca. Ecco perché -concludeva il presidente- è necessario  un impegno forte e congiunto del governo regionale e di quello centrale, a sostegno dell’azione della Provincia, per far sì che quest’opera si concretizzi. Al presidente Chiodi ho infine fatto presente che con un ulteriore sforzo finanziario l’intera costa abruzzese potrà dotarsi di una pista ciclopedonale lunga 140 chilometri, e di aree verdi, con un investimento complessivo di 50 milioni di euro”.

L’intero tracciato fu diviso in lotti funzionali.

Il 1° lotto Ortona – San Vito è lungo 5270 metri e prevedeva un costo dei lavori pari a 4.555.462, 25 euro. Per l’arredo vegetale 148.307,00 euro, per l’illuminazione 379.425,00.

il 2° lotto San Vito – Fossacesia di 8440 metri prevedeva un costo di 6.813.911,890 euro. Per l’arredo vegetale 211.733,00 euro e altri 644.150,00 euro per l’illuminazione.

il 3° lotto Fossacesia -Torino di Sangro copre una lunghezza di 4800 metri con un costo di 1.674.249,31 euro. Per l’arredo vegetale previsti 236.600,00 euro, per l’illuminazione 356.500,00.

il 4° lotto Torino di Sangro- Casalbordino è lungo 6080 metri per un costo di 2.401.656,30 euro. Per l’area vegetale è prevista una spesa di 220.700,00 euro, per l’illuminazione 431.160,00 euro;

il 5° lotto Casalbordino – Riserva Punta Aderci sud è lungo 8400 metri e costerà 1.418.995,56 euro. Per l’arredo vegetale previsti 144.800,00 euro, per l’illuminazione 159.250,00 euro:

il 6° lotto Riserva Punta Aderci su – Vasto Vignola, per una lunghezza di 480 metri, ha un costo dei lavori di 890.657,40 euro. Una spesa per l’arredo vegetale di 104.540,00 euro e di 227.060,00 per l’illuminazione.

il 7° lotto Vasto Vignola – Vasto Marina è lungo 5420 metri ed ha un costo di 3.326.637,02 euro. Per l’arredo vegetale si spenderanno 213.980,000 euro, per l’illuminazione 409.800,00 euro;

l’8° lotto San Salvo nord -San Salvo sud, per una lunghezza di 1670 metri, ha un costo di 372.827,50 euro.Per l’arredo vegetale la spesa è di 135.800,00 l’euro, per l’illuminazione di 80.975,00 euro.

Nuova “luce per l’Abruzzo”

Insomma, l’intenzione, con la pista ciclopedonale, è quella di “Offrire un’esperienza turistica basata sull’utilizzo della bicicletta e in grado di accompagnare alla scoperta di prodotti e bellezze del territorio della Costa dei Trabocchi” spiega Roberto Di Vincenzo, presidente di Gal Costa dei Trabocchi. Tanto da proporre a tutti i soggetti coinvolti un ciclo di webinar per mettere in risalto i punti di forza del sistema. “Disponibilità di alloggi, servizi di bike shuttle, noleggio, punti di ricarica e ristoro, parcheggio bici lungo il percorso. ‘Costa dei Trabocchi Mob’ è un progetto sperimentale nato da Camera di Commercio Chieti Pescara, Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, Gal Costa dei Trabocchi, Legambiente, Sangritana, Polo Inoltra -Trasporti e Logistica”.

Il sindaco di Lanciano e presidente di Provincia

Tutti entusiasti di questo progetto, soprattutto il “doppio incaricato” Mario Pupillo, presidente della Provincia di Chieti e sindaco di Lanciano (Ch). Un uomo preso dall’entusiasmo tanto da voler estendere la pista ciclabile nel suo comune: da Olmo di Riccio fino allo stadio passando per il centro storico. “Abbiamo aderito -dice- al Parco della costa teatina ideando un corridoio ciclabile che parte da Santa Rita e che, passando per Villa Scorciosa, arriva fino alla riserva Grotta delle farfalle”.

Fine lavori mai…

A frenare gli entusiasmi, però, non ci riesce nemmeno la realtà dei fatti. I cantieri per la realizzazione della ciclovia sono ancora aperti. I lavori sarebbero dovuti terminare due anni fa ma alcuni “imprevisti” (che vanno considerati quando si realizza un progetto) ne hanno ritardato l’inaugurazione. Il tracciato è percorribile, come di fatto già avviene. Resta la resinatura di alcuni tratti. Il problema, invaso da biciclette nonostante le gallerie non siano ancora state messe in sicurezza né fornite della necessaria illuminazione.

Cantieri aperti, gallerie chiuse, ma la gente non si ferma…

Sulla carta la pista ciclabile è chiusa. Ci sono piloni, blocchi di cemento e reticolati che ne dovrebbero impedire l’accesso. Ma chi passa di lì non si ferma. È pieno di cicloamatori e pedoni che percorrono il tracciato. Si entra facilmente nelle gallerie, dove può capitare di incrociare al buio un passante o di essere bagnato da piccole e improvvise cascatelle d’acqua. In teoria l’accesso è vietato.

La testimonianza

“Abbiamo amministratori che sono in grado di far passare qualcosa non finito, molto pericoloso, e sotto cantiere, per gioiello abruzzese con tanto di servizi televisivi nazionali” spiega Valerio Simeone recatosi sul tracciato ciclopedonale nella giornata di ieri. “Giri in bici in percorsi dove se va bene ti cade un pezzo di cemento in testa (vedesi le gallerie), in tratti anche lunghi senza alcuna illuminazione (gallerie lunghe quasi un km) dove ti cade l’acqua in testa e non riesci a vedere nemmeno la punta del tuo naso.

Ovviamente i noleggiatori di bici, apparsi questa estate, né te lo dicono e né ti danno uno straccio di luce. Se sei fortunato a passare il tunnel buio devi stare attento a non trafiggerti a morte in uno dei tanti tondini di ferro da 12mm arrugginiti che escono da terra, senza alcuna segnalazione. Oppure spezzarti una caviglia in uno dei tombini lasciati aperti. E ogni tanto spunta una transenna, un new jersey, o un cartello di divieto di accesso che ti lascia perplesso”.

Eppure

Eppure le istituzioni non pare si accorgano della realtà. “Da tutte le stazioni della linea Pescara-Termoli si può raggiungere facilmente la Via Verde -si legge su parcocostadeitrabocchidalla quale si può godere di una vista mozzafiato sui faraglioni di Ortona,  sui trabocchi di S. Vito, Fossacesia e Torino di Sangro), sulla Riserva di Punta Aderci e i promontori di Punta di Acquabella e Ponte Ferruccio”. 

Con l’offerta estiva di Trenitalia quest’estate puoi programmare la tua vacanza con i treni regionali: dal 14 giugno fino al 6 settembre, 20 collegamenti nei giorni feriali e 16 la domenica e nei giorni festivi.

Raggiungere i trabocchi in treno: altri 5 milioni di euro

Circa 5 milioni di euro sono a disposizione della Regione per aggiornare tecnologicamente i treni e per aumentare il numero delle biciclette che sarà possibile portare nelle carrozze. Risorse che consentiranno di valorizzare appieno l’iniziativa “Trabocchi line”. Si tratta della nuova idea di viaggio “leisure” di Trenitalia Abruzzo (Gruppo FS Italiane) e Regione Abruzzo, committente e finanziatrice dei servizi ferroviari regionali. Fino a venti corse giornaliere di andata e ritorno, tutte green, che collegano direttamente le tre stazioni di Pescara (Centrale, Porta Nuova e Tribunale) a quelle di questo suggestivo tratto della costa adriatica abruzzese. 

“Trabocchi Line” è un’iniziativa presentata qualche settimana fa da Umberto D’Annuntiis, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Mauro Febbo, assessore al Turismo, dal direttore del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, Emidio Primavera, e da Marco Trotta, direttore regionale di Trenitalia.

Il sottosegretario D’Annuntiis ha parlato di una “ulteriore iniziativa che, grazie alla sinergia con  Trenitalia, favorisce una perfetta fruizione di un tratto di costa estremamente suggestivo che va da Pescara a San Salvo e che arriva fino a Termoli, in Molise. Sui treni, che saranno adeguatamente attrezzati, si potranno trasportare le biciclette. Inoltre, si potrà decidere di scendere in una qualsiasi stazione per godere appieno delle bellezze naturalistiche e delle prelibatezze enogastronomiche”.      

Intanto, però, la pista ciclopedonale è impraticabile.

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