Agosto tempo di vacanze. Ovviamente per chi può. Per chi è uscito vivo dalla pandemia da Covid sicuramente le ferie sono un toccasana per prepararsi alla seconda parte della crisi che arriverà a settembre. Dunque, Comuni e Regioni dovrebbero essere pronti ad accogliere quei turisti disposti a scoprire nuovi luoghi e -perché no- nuove emozioni. Così non è in Abruzzo.
Dalle parti di Pennadomo, paese di 200 abitanti nella provincia di Chieti, c’è un bell’angolo di paradiso immerso nel verde con tanto di laghetto e cascata. “Il posto più surreale che abbia mai visto: la gola di Pennadomo. Un canyon suggestivo, con un corso d’acqua, in fondo una nicchia naturale di rocce sedimentarie piegate dalla tettonica, persino una cascata” ci racconta il fotografo naturalista, Giovanni Lattanzi.
La zona insiste nella Comunità montana Aventino-Medio Sangro (soppressa) in un’area naturale d’eccellenza.
“Peccato che sia una fogna. Fogna pura, anzi fognatura. L’unica cascata di fogna esistente al mondo” ci racconta ancora Lattanzi trovatosi lì per lavoro. “L’acqua del torrente e del laghetto -ci spiega- è nera, la puzza terrificante, il fango è nero. Essendoci un solo paese nella zona, poco sopra la gola, mi viene da pensare che sia il suo scarico fognario. Solo in Italia può esistere un luogo così bello tramutato in fogna a cielo aperto”.
Sul posto tre turisti francesi, capitati lì per caso, “mi hanno chiesto come mai ci fosse una situazione del genere” ci ha raccontato il fotografo. Già, perché?
Una risposta dovrebbe darlo il Comune di Pennadomo e, a seguire, Provincia e Regione Abruzzo. Ma si sa, siamo in tempo di ferie e gli uffici sono deserti.