Abruzzo in zona arancione: Pescara e Chieti di nuovo in zona rossa
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Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a breve disporrà le zone rosse a partire da domenica per le province di Pescara e di Chieti.

Nella zona il 50 per cento è riconducibile alla variante inglese.

Le nuove restrizioni entreranno in vigore da domenica 14 febbraio. Lo rende noto l’ufficio stampa della Regione Abruzzo.

“L’analisi dei dati della pandemia ha confermato che la provincia dell’Aquila e per pochissimo anche quella di Teramo sono in zona arancione”.

All’origine del provvedimento l’aumento dei contagi e le valutazioni del Gruppo tecnico scientifico regionale riunitosi stamani. Nei giorni scorsi erano state tre le città collocate in zona rossa. Le province di Pescara e Chieti, e in particolare l’area metropolitana, stanno facendo registrare un repentino incremento dei contagi. Si stima che nella zona il 50 per cento dei casi sia riconducibile alla variante inglese.

Indice Rt in risalita

La cabina di regia dovrà valutare i dati dell’epidemia e aggiornare la cartina dell’Italia in base ai colori. L’Abruzzo dovrebbe tornare tutto in zona arancione a prescindere dalla ulteriore stretta decisa da Marsilio con l’ordinanza in uscita. In Abruzzo c’è un forte incremento dell’indice Rt, che oscilla intorno a 1,20 e comunque con un valore minimo intorno o superiore a 1,10.

nuovi casi sono 540, 5 le nuove vittime. Dei casi di ieri 234 si sono registrati in provincia di Pescara, 179 in provincia di Chieti, 72 in provincia di Teramo e 55 in provincia dell’Aquila. Tra le più colpite le province di Pescara e Chieti.

La preoccupazione di Marsilio

“Se l’ordinanza del Ministro verrà pubblicata sabato (come è probabile), la nuova disciplina scatterà da domenica. Purtroppo, la forte incidenza della variante inglese in alcune aree del territorio abruzzese, e in particolare nell’area metropolitana Pescara-Chieti (per la quale sono operative da oggi le misure restrittive contenute nell’ultima ordinanza presidenziale), sta facendo rapidamente risalire la curva dei contagi”.

La virulenza e la velocità di trasmissione di questa ‘terza ondata’ è ben maggiore della seconda ondata che ci ha colpiti a novembre. Per arrestare la corsa del virus e la risalita degli indicatori, che altrimenti porterebbero l’intera Regione in zona rossa tra un’altra settimana, occorre intensificare gli sforzi e l’applicazione di comportamenti corretti”.

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