Anche l’onorevole abruzzese ha indossato l’elmetto e cominciato a dar botte ai giornalisti locali. E che botte. Vacca ha pensato bene di portare anche in regione l’idea di Grillo di nominare il ‘giornalista del giorno’ sul suo blog. E i numeri, di visite, gli danno ragione.
Anche l’onorevole abruzzese ha indossato l’elmetto e cominciato a dar botte ai giornalisti locali. E che botte. Vacca ha pensato bene di portare anche in regione l’idea di Grillo di nominare il ‘giornalista del giorno’ sul suo blog. E i numeri, di visite, gli danno ragione.
L’ARTICOLO
Il parlamentare, sul proprio blog, riporta l’articolo di De Frenza:”Il giorno dopo la vittoria alle primarie, Luciano D’Alfonso è, se possibile, più ecumenico del solito: aperto («sono pronto ad accogliere suggerimenti»); propositivo («ecco le mie priorità»);comprensivo («mai dichiarato guerra a una persona»), il candidato del centrosinistra alla Regione parla già da governatore. Non ha ancora la lista degli assessori (aspetta chiaramente i risultati del voto, perché gli assessori, tranne uno, dovrà sceglierli per forza tra gli eletti), ma sa già cosa farà la mattina dopo il voto: «Il 26 maggio mi raccoglierò in preghiera sulla tomba di un abruzzese speciale, Emilio Mattucci, il primo presidente che ha firmato una legge di programmazione regionale”.
Le riflessioni di Vacca sono nette e taglienti:”L’Italia è, secondo l’ultimo rapporto, 57a nella classifica mondiale sulla libertà di stampa. Il Centro – continua Vacca – fa parte del gruppo L’Espresso di Carlo De Benedetti, imprenditore legato indissolubilmente al PD tanto da averne la presunta tessera n. 1″.
Vacca prosegue:”D’Alfonso è stato prescritto per il reato di finanziamento illecito ai partiti; ha due procedimenti giudiziari aperti: inchiesta Mare-Monti (rinvio a giudizio) e il secondo grado del processo Housework.
Le inchieste hanno svelato una serie di vicende che riguardano le operazioni finanziarie di D’Alfonso e dei suoi parenti (movimenti di contanti), i suoi rapporti molto stretti con Toto con i relativi viaggi pagati dall’imprenditore, la vicenda della pensione della zia ecc…
Il codice etico richiamato dal PD abruzzese (la Carta di Pisa) renderebbe D’Alfonso incandidabile” conclude il parlamentare”.
ZdO