I tempi cambiano al Comune di Lanciano (Ch) e la crisi, pare, sia persino sparita.
Passato il tempo in cui l’amministrazione a guida Pupillo diceva che era necessario tagliare spese grottesche in nome del risparmio e dell’efficenza. A distanza di qualche anno, stando ai fatti, la giunta di sinistra è tornata sui propri passi accorgendosi che, forse, qualcuno che gestisca l’“informazione in ordine alla realizzazione del programma e delle attività istituzionali che sono alla base del mandato del Sindaco e per le materie di interesse dell’amministrazione” potrebbe servire.
L’allora consigliere comunale di maggioranza della lista Lanciano in Comune, Alessandro Di Matteo, nel lontano agosto 2012 orgoglioso tuonava:
“Abbiamo tagliato le spese che la precedente Amministrazione Paolini gestiva in modo alquanto grottesco. Su questo bilancio non c’è il “premio Gasmann”, per cui Paolini è arrivato a spendere anche 70mila euro l’anno, non c’è la stazione climatometrica (30 mila euro), non c’è l’addetto stampa (taglio di 25 mila euro)“.
Dunque, appena quattro anni fa il sindaco Pupillo rivendicava, anche lui orgogliosamente, la “non necessità” di stipendiare un giornalista alle dipendenze del Comune. Una somma, quella di 25mila euro, definita persino “grottesca”.
E a ottobre 2016 cosa combina la maggioranza lancianese? Indice:
“una selezione pubblica, per il conferimento di un incarico, a tempo determinato ed a orario parziale pari a 30 ore settimanali, di n. 01 posto di Responsabile della Informazione“.
Per destinarlo dove?
“all’Ufficio di Staff del Sindaco incardinato nel Gabinetto del Sindaco“.
E non finisce qui. Sì, perché Pupillo ha un ripensamento anche sul tariffario per stipendiare il suo addetto stampa: da 25mila euro, magicamente, lo stipendio arriva a 31mila euro.
Infine, come ciliegina sulla torta, parrebbe che il vincitore del bando abbia da tempo un nome e un cognome. Sarà vero? Staremo a vedere. Noi, intanto, ce lo teniamo per noi convinti di non bruciare la notizia e nel pieno rispetto della persona interessata. Poi, nel caso, sarà facile trarne le conclusioni.