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A Spoltore sono finiti i loculi cimiteriali

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«A Spoltore è vietato morire».

Sarà la crisi, sarà l’effetto della spending review fatto sta che il Comune di Spoltore non riesca più a garantire il posto terreno nel frattempo che le anime si spostino all’inferno o paradiso che sia.

Cosicché il Pdl della città di Spoltore, allarmata, dichiara:«A Spoltore è vietato morire». Il coordinatore Pdl cittadino Marina Febo non usa mezzi termini e denuncia:«Sono terminati i loculi a disposizione per ospitare i defunti del nostro territorio nei cimiteri di Spoltore capoluogo e Caprara». Di Lorito non parrebbe preoccupato di questa cosa. Forse avrà pensato che un posto vale l’altro per morire. Perché seppellire i morti per forza nel confine metropolitano di Spoltore se poi si parte per il viaggio ultradimensionale? Questi estremisti di destra ce l’hanno proprio con lui.

Seppure dalle file dell’opposizione si dicono indignati perché:«l’emergenza è stata annunciata da tempo» l’amministrazione Di Lorito in un anno di amministrazione ha risposto picche. I cittadini per questo immobilismo politico sono costretti a richiedere in prestito loculi liberi a proprietari che ne sono già in possesso, ad assistere allo spostamento continuo di salme da un loculo a un altro e a pagare costi elevati per l’acquisto di uno spazio dove essere sepolti. «Una situazione vergognosa e irrispettosa della dignità dei defunti e dei parenti che, oltre al dolore per la perdita di un proprio caro, sono costretti a barcamenarsi tra adempimenti assurdi» aggiunge Febo.

 È stata adottata una soluzione tampone che prevede la :«costruzione di loculi aggiuntivi nel cimitero di Spoltore» dichiara la coordinatrice Pdl e aggiunge:«nel frattempo quei loculi sono stati utilizzati».

Il Pdl sollecita l’amministrazione comunale a chiarire come intenda risolvere il problema dei loculi in maniera definitiva portando una serie di proposte in un Consiglio comunale. «Va preliminarmente valutata la possibilità di utilizzare terreni già di proprietà del Comune e ad oggi non sfruttati oppure, se questi non dovessero risultare idonei allo scopo a giudizio del Consiglio comunale, la vendita degli stessi per fare cassa e per procedere a eventuali espropri di aree private» dichiara Febo. E, in riferimento alla valutazione della Procura della Repubblica di Pescara che sta valutando la programmazione di un vecchio accordo che mirava a realizzare l’ampliamento dello storico cimitero esistente in Spoltore capoluogo, il coordinatore conclude:«La giustizia faccia il suo corso ma la politica vada avanti, assicurando ai cittadini di Spoltore i propri diritti e i servizi essenziali».

 

 
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