Si chiama Leo Castiglione ed è il sindaco di Ortona, ridentissima località abruzzese che si affaccia sul mare Adriatico. Il primo cittadino, appunto, ha deciso, in questo periodo di magra e di “redditi di cittadinanza”, di aumentarsi lo stipendio. E non solo. Castiglione ha ritoccato al rialzo anche l’indennità. Ma non solo lui.
di Antonio Del Furbo
Infatti la maggioranza, eletta nel 2017 con una lista civica, ha votato per far lievitare fino a 211mila euro il capitolo di bilancio 2019 alla voce “organi istituzionali”. Un aumento di ben 72mila euro rispetto agli attuali 139mila euro.
“Per fermare questo scempio invito ufficialmente tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, ad incontrarci lunedì mattina alle ore 12, presso lo studio di un notaio che si è reso disponibile, per rassegnare compatti le nostre dimissioni” spiega Angelo Di Nardo, capogruppo comunale di Fratelli d’Italia, Lega e lista Libertà e Bene Comune per Ortona.
Per giustificarsi l’amministrazone è andata a ripescare una norma di 5 anni fa:“L’aumento -spiega la maggioranza- è in realtà il ripristino della situazione delle indennità prima del luglio 2015, quando dopo una prima riduzione del 10%nel 2013 rispetto alla tabella ministeriale fissata dal D.Lgs. n.119 del 4/04/2000, la faida interna al Pd consumatasi nell’amministrazione d’Ottavio aveva portato i consiglieri della stessa maggioranza a tagliare ulteriormente i compensi al solo scopo di togliere dignità alla giunta di allora”. Insomma per Castiglione “Forse le disfunzioni e la cattiva amministrazione che ha subito questa città negli anni passati sono il frutto di un impegno solo part-time degli amministratori, favorendo invece solo chi aveva un vitalizio già acquisito”.
Peccato che a valutare i risultati siano sempre gli stessi soggetti: quelli che incassano stipendi e quelli che decidono le somme.