Dall’area di Villa Cipressi dove è avvenuta ieri l’esplosione della ditta Di Giacomo, a Città Sant’Angelo, gli artificieri di polizia e carabinieri hanno recuperato e portato via circa 400 chili di materiale pirico inesploso. Una parte di questo materiale, cioè quella ritenuta pericolosa, sarà fatta brillare, presumibilmente nel pescarese.
Dall’area di Villa Cipressi dove è avvenuta ieri l’esplosione della ditta Di Giacomo, a Città Sant’Angelo, gli artificieri di polizia e carabinieri hanno recuperato e portato via circa 400 chili di materiale pirico inesploso. Una parte di questo materiale, cioè quella ritenuta pericolosa, sarà fatta brillare, presumibilmente nel pescarese. Altro materiale esplodente – spiegano i carabinieri – andrà rimosso in giornata. Le operazioni di bonifica andranno avanti in giornata, dopodiché entreranno in azione i Ris, presumibilmente domani. Nessuna traccia per ora dei tre dispersi.
Il Vigile ferito
«La situazione è abbastanza stabile». Lo ha detto il prof. Tullio Spina, direttore Unità operativa di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Pescara, a proposito del vigile del fuoco rimasto ferito ieri dall’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio nel pescarese, a Villa Cipressi di Città Sant’Angelo.
«Abbiamo ripetuto degli esami Tac total body – ha proseguito – per vedere se ci sono novità perché ha delle lesioni ossee importanti e in più ha delle contusioni importanti da schiacciamento a livello dell’addome, per cui c’è stato il dubbio sin da subito di una possibile lesione dell’intestino, che attualmente però sembra non ci sia. Ha anche delle contusioni a livello pancreatico e dei grossi vasi addominali. È sotto sedativi, è intubato, ventilato meccanicamente ed è quindi sotto stretta osservazione. La prognosi ovviamente è riservata . Dobbiamo aspettare almeno 24/48 per avere un quadro un po’ più chiaro, le possibilità ci sono però le complicanze in questi pazienti, soprattutto quelle tardive, sono in agguato perché è sempre un paziente intubato e ventilato».
Solo macerie
Solo macerie, nessuna traccia dei dispersi. Fino ad ora gli artificieri, che stanno lavorando a Villa Cipressi per il recupero del materiale inesploso, non hanno trovato alcun elemento che possa ricondurre ai tre dispersi nell’incidente di ieri che ha distrutto la fabbrica. È stato individuato invece un cratere di trenta metri che sarebbe l’area in cui avveniva la lavorazione del materiale pirico e dove sarebbe partita l’esplosione, ma si tratta solo di una ipotesi. In questa struttura stavano lavorando, pare, i Di Giacomo ieri mattina, Mauro, Federico e Roberto, i dispersi. Gli altri componenti della famiglia, tra cui Alessio, il 22enne che è morto, erano all’esterno. I carabinieri escludono che ad esplodere sia stato il deposito giudiziario, come si vociferava stamani.
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