“Giustizia? Le sentenze politiche non meritano commenti. Condannare un innocente a 5 anni e sei mesi non è da paese civile. Resisto”.
Così Mario Mantovani, ex vicepresidente della Regione Lombardia, accusato di concussione, corruzione e turbativa d’asta e per il quale il pm aveva e su cui pendeva la richiesta, da parte del pm, di 7 anni anni e 6 mesi. Ridotta, invece, la pena a 5 anni e sei mesi. A Mantovani i giudici della IV sezione del Tribunale di Milano hanno confiscato anche 333mila euro. Assolto, per non aver commesso il fatto, il viceministro leghista dell’Economia Massimo Garavaglia che era accusato di turbativa d’asta, in qualità di ex assessore lombardo all’Economia, per una gara da 11 milioni di euro del 2014 per il servizio di trasporto di persone dializzate. Il pm aveva chiesto una condanna a 2 anni. Il Tribunale ha ritenuto che il viceministro Garavaglia, all’epoca dei fatti assessore all’Economia della Regione Lombardia, “non abbia dato specifiche disposizioni e l’input iniziale per vanificare gli esiti del bando di una gara indetta in forma aggregata da tre Asl per il servizio trasporto dializzati”, come ipotizzato dall’accusa. Al momento della lettura del dispositivo Garavaglia non era presente in aula. Gli imputati del processo erano in tutto 12.
La storia del processo
Più di tre anni di dibattimento hanno trasformato il processo all’ex vicepresidente di Forza Italia della Regione Lombardia Mario Mantovani. Nel processo 12 imputati, tra cui Mantovani e Garavaglia. Il pm Giovanni Polizzi aveva chiesto una condanna a due anni di carcere per l’esponente leghista e 7 anni e mezzo Mantovani, arrestato il 13 ottobre con le accuse di concussione, corruzione e turbativa d’asta. La procedura sotto accusa è risalente al 2014 quando Garavaglia e Mantovani sarebbero intervenuti sull’allora direttore della Asl di Milano 1, Giorgio Scivoletto(anche lui imputato), per “vanificare gli esiti del bando” che tre Asl avevano indetto “in forma aggregata”. L’obiettivo sarebbe stato quello di escludere le 4 associazioni di volontariato che si erano aggiudicate la gara per far ottenere il bando alla Croce Azzurra Ticinia Onlus a loro loro gradita.
“Un processo inutile”
“È stato un processo inutile, che poteva non essere fatto e i giudici hanno capito che una telefonata per la segnalazione di un problema non è reato”. Così l’avvocato Jacopo Pensa, legale del viceministro Massimo Garavaglia dopo l’assoluzione.“Sono felicissimo per lui, i giudici hanno capito che è una persona perbene”, ha aggiunto l’avvocato Pensa.
“Sentenza politica”
Per Mantovani non ci sono dubbi: “Le sentenze politiche non meritano commenti. Condannare un innocente a 5 anni e sei mesi non è da paese civile. Resisto.” Tanti gli attestati di solidarietà su Facebook per l’esponente di Fratelli d’Italia: “In questa Italia non c’è giustizia per gli italiani”. “Caro Senatore, pure in questa circostanza e nonostante il senso profondo di una ingiustizia schiacciante, Lei ci dà una ragione per condividere la speranza. Il Suo ‘resisto’ è quanto ci vuole. Grazie, con un abbraccio sincero e forte!”.
Sfiducia, tristezza, amarezza!
Mantovani, un Uomo Onesto, laborioso, generoso, attento sempre ai bisogni delle fragilità, un Politico dalla buona politica, quella fatta per la gente e tra la gente, un Papà ineguagliabile, un marito devoto, un Nonno tenerissimo, insomma oggi Mantovani è vittima di una sentenza politica ingiusta e paga per tutti.