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Un emendamento del Pd al decreto Crescita, riformulato dal Carroccio, ha previsto il finanziamento di Radio Radicale con altri 3 milioni per il 2019.





Una battaglia vinta soprattutto da Roberto Giachetti che ha annunciato l’interruzione dello sciopero della fame iniziato il 17 maggio scorso. La protesta era per il mancato rinnovo da parte del governo della convenzione che permette a Radio Radicale di trasmettere le sedute parlamentari.

“Il risultato più importante è stato raggiunto – racconta Giachetti a Democratica – sono davvero felice.  Anche perché è stato riconosciuto il valore inestimabile del servizio che ha portato avanti in questi anni”. Nei giorni scorsi Vito Crimi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, aveva annunciato che il governo non avrebbe rinnovato la convenzione, ma la Lega aveva presentato un emendamento al cosiddetto ‘decreto crescita’ che prevedeva una proroga di altri sei mesi. 

“Devo riconoscere che la Lega è stata di parola. Nell’esecutivo c’è uno scontro latente che va avanti da giorni, ma il ruolo informativo di Radio Radicale è stato salvaguardato da tutti i gruppi parlamentari, tranne il M5s che era contrario”. “Radio Radicale è stata riconosciuta come un unicum. Non solo dalla politica, ma dall’associazionismo, dalla magistratura, dal mondo dello spettacolo, dai cittadini. Il servizio pubblico che ha reso in questi anni vale molto di più di quanto ha ricevuto”.

Infine Giachetti spiega che “La convezione che viene stipulata riguarda principalmente le registrazione di Camera e Senato, ma tutti sanno che l’archivio di Radio Radicale ospita contenuti informativi di ogni genere. Comprese tante dirette di Di Maio”.

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