Li vedo già con la lacrimuccia mentre dicono addio al Parlamento dopo averlo occupato per decenni. Uno sconforto che verrà consolato con un vitalizio di tutto rispetto. Maturato, nella totalità dei casi, col doppio sistema: retributivo fino al 2011 e contributivo dal 1° gennaio 2012 a oggi. Una pensione che, comunque, verrà maturata appena dopo soli 4 anni, sei mesi e un giorno di lavoro. E chi sono i privilegiati? Ecco la lista.
di Antonio Del Furbo
Anna Finocchiaro, classe 1955, è stata funzionaria della Banca d’Italia, giudice e politico. Ha messo piede per la prima volta in Parlamento nel 1987, eletta col Pci. Dopo 31 anni tra Montecitorio (19) e Palazzo Madama (12), Finocchiaro incasserà un vitalizio di circa 9mila euro lordi al mese.
Rosy Bindi entrò alla Camera nel 1994con il Ppi, per poi aderire alla Margherita e infine al Pd. Il vitalizio/pensione sarà di 7.500 euro lordi al mese.
Antonio Martino, tra i fondatori del partito di Silvio Berlusconi, è entrato a Montecitorio nel ’94 e da quel momento in poi non è più uscito. Oggi, a 75 anni, ha deciso di farsi da parte e prendersi 7.500 euro lordi al mese.
Carlo Giovanardi è convinto che a 68 anni “bisogna sapere quando dire basta” e quindi si godrà il suo bell’assegno di 8mila euro lordo al mese.
Giorgio Tonini (Pd) si dovrà accontentare di soli 5.300 euro lordi al mese insieme a Vannino Chiti (Pd), Angelino Alfano (Ap) e Denis Verdini (Ala).
Ugo Sposetti dopo 19 anni a Palazzo l’ex tesoriere dei Ds oggi senatore (uscente) del Pd ha deciso che è ora di godersi il riposo. Ovviamente con un piccolo vitalizio di 6mila euro lordi al mese.
Linda Lanzillotta e Luigi Manconi entrambi incasseranno un vitalizio che si aggira sui 3.500 euro lordi al mese. Ma mentre Manconi dovrà accontentarsi “solo” del suo, Lanzillotta potrà contare pure sull’assegno da 6.939,81 euro netti che incassa mensilmente suo marito, Franco Bassanini.