La linea è la numero 3 della metropolitana, quella gialla. Sono le 20. Una coppia di giovani si droga davanti ai pendolari che salgono e scendono dal vagone. Tutto raccontato in un video diffuso dal Corriere della Sera.
La polizia, nonostante l’intensificazione dei controlli e gli interventi mirati al contrasto dello spaccio di droga nell’area boschiva adiacente la stazione di Rogoredo, il problema persiste. Ed è drammatico.
Nella prima settimana dell’anno sono stati arrestate quattro persone e sequestrato oltre due etti di eroina, 50 grammi di cocaina e 2.500 euro in contanti. Appena una settimana fa un 22enne marocchino ha rischiato di morire dissanguato per una coltellata alla gola sferrata da uno spacciatore italiano di due anni più grande.
Nelle nuove immagini i due giovani salgono alla fermata “Rogoredo” della linea gialla, presumibilmente dopo essere stati a rifornirsi proprio nel “boschetto della droga“. Dopo aver fumato tra le fermate di Corvetto e la centralissima Porta Romana, i due hanno proseguito fino al Duomo dove sono scesi. Nella piazza hanno ripreso a importunare turisti e passanti per ottenere qualche euro in elemosina.
È l’immagine, imbarazzante, che racconta un pezzo della nuova Milano, della città dell’Expo e dei grattacieli, e di una nuova epidemia d’eroina. L’impresa criminale è lì, viva e vegeta nel “boschetto” di Rogoredo, periferia Sud della città, la più grande piazza di spaccio del Nord Italia. Circa mille i consumatori al giorno che comprano eroina.
I due giovani del metrò l’eroina l’hanno comprata nel tardo pomeriggio di martedì, proprio nel bosco passando davanti al banchetto d’una associazione che distribuiva acqua, thè, panini; accanto a un’ambulanza che aveva appena preso da terra un ragazzo collassato.
Sonia Bergamo, ricercatrice in sociologia dell’università Bicocca, per oltre un anno ha lavorato tra i ragazzi di Rogoredo. Ha verificato che quattro consumatori su dieci sono stranieri, ma soprattutto che per almeno un 15 per cento si tratta di ragazzini per lo più italiani e giovanissimi, intorno ai 18 anni.
Lì, dove le ragazzine si prostituiscono per 20 euro.