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Per l’evento pescarese unico indagato per la Procura di Pescara è il sindaco di Pescara

La Procura di Pescara ha chiuso l’inchiesta relativa alle spese per il titolo sportivo Pescara 2012, che conta come unico indagato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia. Il primo cittadino, che e’ indagato in qualita’ di presidente del Comitato promotore, e’ accusato di abuso d’ufficio. Nel mirino una presunta irregolarita’ relativa ad una consulenza da circa 30 mila euro alla professionista Barbara Briolini. L’avviso di conclusioni delle indagini e’ stato firmato dal pm Anna Rita Mantini. Le indagini sono partite a seguito degli esposti dei consiglieri comunali Adelchi Sulpizio (Idv) e di Massimiliano Pignoli (Fli).

I FATTI

Feste, cene, viaggi e consulenze. Sono le spese sostenute da Comune, Camera di commercio, Provincia e Coni per il titolo di Città europea dello sport 2012, assegnato nel 2010 a Pescara. Poi è spuntato un contratto d’oro di collaborazione a progetto di 85mila euro già versati. Poi altri 25mila euro richiesti dal Comune per un incarico affidato a Barbara Briolini, già responsabile per gli accrediti ai Giochi del Mediterraneo del 2009, per sbrigare alcune incombenze necessarie per ottenere l’ambito riconoscimento. L’ente avrebbe versato alla Briolini 30.000 euro lordi per soli cinque mesi di lavoro, da agosto a dicembre 2010. Parliamo di una somma di 4.500 euro netti simile allo stipendio di Luigi Albore Mascia.

IL SINDACO VOLLE PROPRIO LA BRIOLINI

Leggendo il verbale della seduta del consiglio comunale si leggeva:«Il presidente (cioè Mascia, ndr) fa presente la complessità del percorso istituzionale-organizzativo, contemplato nel protocollo Aces. Rilevato come il medesimo sia articolato in una plurima e sfaccettata serie di passaggi, che prevedono specifiche attività, eventi e gestioni organizzative e che oggettivamente richiedono una risorsa lavorativa dedicata in modo assorbente all’impostazione e controllo della loro regolare e puntuale attuazione, il presidente propone all’assemblea di individuare una professionalità da inquadrare con contratto di collaborazione a progetto. Il presidente indica la persona della dottoressa Barbara Briolini». E’ lei l’unica collaboratrice esterna del gruppo di lavoro del comitato organizzativo. 

SPESE TOTALI PER IL TITOLO

La giunta all’epoca, approvò una delibera dell’assessore allo sport Nicola Ricotta per dare altri 25.000 euro al comitato promotore. I finanziamenti salirono a 110.000 euro, ai quali si aggiunsero altri 30.000 versati dalla Camera di commercio. In tutto, 140.000 per un titolo che finora non ha portato alcun vantaggio. 

ALTRI 350MILA EURO DI OPERE

Nel dicembre 2011 l’amministrazione comunale, prevedette, nel Piano triennale delle opere pubbliche, altri 350mila euro da stanziare tra il 2012 e il 2013. La cifra complessiva, erogati dal Comune, Camera di commercio, Provincia e Coni, arrivò a 577mila euro.

DENUNCE IN PROCURA E COMMISSIONE D’INCHIESTA

L’Idv e Fli denunciarono il sindaco in Procura. Il centrosinistra chiese una commissione d’inchiesta. L’obiettivo fu quello di costringere il sindaco a svelare le spese per il titolo. Sempre alla Procura e alla Corte dei conti fu inviata la relazione della commissione d’inchiesta che indagò sulle spese sostenute dal Comune per il titolo di Città europea dello sport. Pesanti accuse nei confronti del sindaco Mascia.

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