L’era Campitelli, per il momento, non porta nuova occupazione all’interno dell’azienda e, anzi, dopo i “grandi annunci” si licenzia il personale.
In questa regione disastrata dall’ignoranza culturale e da un crescente aumento della criminalità organizzata, arrivano dati allarmanti anche per ciò che riguarda l’occupazione. La “vallata della morte” della Val di Sangro è praticamente scomparsa dalla “cartina produttiva italiana” specie dopo le voci su un sempre più certo abbandono di Honda Italia. Non osiamo immaginare cosa rimarrà di un territorio come il basso Sangro sviluppatosi solo ed esclusivamente grazie alle aziende insediatesi negli anni ’80. Come abbiamo più volte raccontato, in questo periodo, non esiste settore che non sia in crisi e, in questa triste situazione, rientrano anche le tv. L’emittente regionale tv6 ad esempio, che pare non abbia problemi di carattere editoriale, ha cassaintegrato circa sei dipendenti fino al 31 Dicembre. Il neo gruppo, che fà capo a Luciano Campitelli patron del Teramo calcio, ha rilevato totalmente la struttura da Luciano Di Luigi attuale editore di la.tv e rete 8 news. Nel passaggio, avvenuto circa un anno fa, erano stati fatti “proclami” molto accattivanti sia per i dipendenti sia per il pubblico televisivo. Ampliamenti di sedi, nuove programmazioni e nuovi giornalisti: il tutto coordinato, all’epoca, da Walter Cori ex direttore di teleponte. Cosa è rimasto oggi di tutto questo? Nulla. A dire il vero sono state comprate nuove attrezzature di bassa frequenza e affittato un canale per poter “illuminare” la parte d’Abruzzo fin’ora esclusa dal segnale. Tra l’altro i dipendenti rimasti, per sopperire alla mancanza di personale, stanno facendosi in “tre”: giornalista, operatore e montatore. Tempi duri per i dipendenti di tv6 specie per il direttore responsabile Ferruccio Benvenuti che, oltre ad assicurare un’infinità di servizi per il tg girati montati e commentati in completa autonomia, appare costantemente in quasi tutte le trasmissioni di approfondimento giornalistico non sportivo. Difficile non beccarlo contemporaneamente almeno una decina di volte al giorno in uno dei canali digitali di tv6! Il direttore-operaio riesce a trovare anche il tempo per il pranzo e la cena: un vero e proprio miracolato.
Per avere un quadro più chiaro della situazione abbiamo contattato Andrea Michini, giovane amministratore (bello e simpatico) della rete che ha l’ingrato compito di far quadrare i conti. Per creare subito un’atmosfera frizzante siamo partiti a razzo con la prima domanda: «L’attuale proprietà si è ritrovata con 500mila euro di IVA non pagata. Mi conferma questa notizia?». Michini per un attimo è apparso ai nostri occhi come un pugile colpito alla faccia ma poi, fortunatamente, è tornato in sé e ci ha risposto dicendoci:«Per quanto riguarda i conti della tv non posso rilasciare dichiarazioni, mi dispiace». Probabilmente la nostra tecnica d’approccio non è stata delle migliori e dovevamo, forse, giocarci la carta del caffè. Michini però continua ed aggiunge: «abbiamo ereditato una situazione devastante e disastrosa che non ci aspettavamo assolutamente. L’attuale proprietà sta facendo degli sforzi notevoli per andare avanti e, come sapete, di miglioramenti ci sono stati, però nello stesso momento per mantenere degli equilibri all’interno dell’azienda siamo stati costretti ad un ridimensionamento del personale». Continua Michini dicendo che «la cassa integrazione è resa necessaria per mantenere un equilibrio all’interno dell’azienda. 80mila euro al mese di stipendi era oggettivamente troppo per una tv privata» commenta Michini. «Comunque, esisteva una situazione pregressa che noi, al momento della firma del passaggio, non conoscevamo ed ora, piano piano, stanno venendo fuori». Avremmo voluto capire come sia stato possibile che una proprietà così forte economicamente e non certo sprovveduta, abbia fatto un simile errore nel valutare tale acquisto. «L’unica soluzione per rimettere a posto i conti è stata quella di fare un piccolo passo indietro per poi farne uno grandissimo in avanti». Per quanto riguarda i dipendenti «ne abbiamo venti e tutti a tempo indeterminato. Da quando sono arrivato io ho dovuto risolvere anche delle piccole defezioni della gestione Walter Cori» precisa ancora Michini scegliendo, come linea editoriale, lo sport e l’intrattenimento. Dalle nostre fonti risulta ci risulta che tv6 è anche impelagata in una cartella esattoriale di circa 800mila euro. L’amministratore non ci rivela altro ma noi continueremo ad incalzarli nella nostra serena passeggiata all’interno delle emittenti abruzzesi. La “giovane rete” continua il suo percorso di rinnovamento e di penetrazione territoriale. Speriamo che il tutto contribuisca a moltiplicare le voci dell’informazione.
di Gatto Nero