A raccontare la vicenda personale la signora Silvana che su Facebook sfoga tutta la sua indignazione contro la politica e la struttura ospedaliera.
“Reparto geriatria sud di Pescara, almeno 10 pazienti geriatrici buttati nel corridoio” racconta la donna. Un’odissea quella vissuta dalla donna costretta ad accompagnare il padre malato nel nosocomio pescarese. Appena arrivata in ospedale Silvana è stata informata dai medici che avrebbero sistemato il papà 97enne lungo il corridoio, tr a l’altro, già strapieno.
“Un medico e due infermiere mi hanno chiesto di rimanere perché non c’è personale e la sorveglianza non può esserci. Mio padre semi cosciente e in agitazione psicomotoria potrebbe cadere! Resto naturalmente: ed inizia l’incubo.”
Silvana prosegue il suo racconto evidenziando tutte le problematiche.
“Il dottore mi aveva dato una poltroncina da ufficio per sedermi, ma ad un certo momento mi è stata tolta per riportarla in un ufficio deserto (sono le 4 del mattino). Niente acqua. Avrei avuto voglia di urlare, ma ho mantenuto la calma.”
Silvana ha descritto in maniera dettagliata quelle ore infernali all’intrerno dell’ospedale: “c’erano anziani che strillavano per chiedere aiuto.” Quindi l’appello sul Social: “Signori che leggerete questo mio sfogo e che vi indignate davanti a notizie di vecchi maltrattati in case di riposo e urlate giustizia e la ‘forca’ per i maltrattamenti, perché non passate una notte in questo reparto di un ospedale italiano e venite ad indignarvi qui? Siano maledetti questi amministratori di m…a che insieme a politici e governanti si sono mangiati la dignità di queste persone. Vergogna, vergognatevi e che possiate essere trattati allo stesso modo!”.
Il racconto prosegue in tempo reale:”Siamo in fondo al corridoio, semi buio, la signora nella stanza buia a intervalli regolari urla e dice ‘Ivana…'”. Poi la donna si sofferma sulle condizioni del papà:”Papà ha il pannolone ormai zuppo però potrà cambiarlo solo quando arrivano i colleghi del mattino! Ma dove sono? In un incubo che è cominciato otto giorni fa e raggiunge l’apoteosi questa notte del 5 dicembre! Ho provato a chiedere ma la risposta è ‘No, non possiamo, questo è, le avevamo detto che doveva stare nel corridoio'”.
Silvana precisa:“Noi siamo arrivati al pronto soccorso alle 17 di ieri con il 118, non abbiamo scelto di venire a passare la notte nel lagher geriatria sud di Pescara! Grazie a chi permette tutto questo! Possa qualcuno ricordarsi di voi!”.