Da giorni gli abruzzesi stanno lottando contro contro neve, freddo e terremoto. Interi paesi isolati e senza corrente elettrica. E, vista l’emergenza, non sono pochi i cittadini che si sono messi a disposizione per dare un qualsiasi contributo. Ma non sempre gli è stato consentito.
Come nel caso di Yuri, che su Facebook ha pubblicamente raccontato la sua storia:
“Ragazzi non ci siamo!!! Ho appena chiamato la protezione civile di pescara per offrire collaborazione in qualsiasi paesino isolato (non per guidare elicotteri o carrarmati , semplicemente con una pala)….Sapete cosa mi hanno risposto? Fa parte di un’associazione signore? Io: no mi dispiace ma voglio dare il mio contributo…Lui: mi dispiace se nn fa parte di un’associazione nn puo’ aiutare!!! Io: ma guardi che io nn voglio nulla in cambio e sono disposto a contribuire con ogni mezzo a disposizione. Lui praticamente mi ha smerdato e quasi annoiato ha messo fine alla conversazione…Questa è la mia testimonianza!!!”
Yuri, tra l’altro, aggiunge che ha il brevetto per il soccorso e per l’uso del defribillatore, e fornisce un numero di telefono che, in base alle verifiche effettuate, corrisponde al Coordinamento volontariato e Protezione Civile di Pescara.
Il post ha fatto il giro del web e in poche ore è stato condiviso da molti utenti. Tanta la rabbia.
“Anch’io mi ero attivata per il terremoto di qs estate” racconta una donna a commento del post.
Eppure, di gente bisognosa di aiuto ce ne sta molta. Chissà se quelli che hanno risposto a Yuri lo sanno.