Sulla sentenza di Bussi l’acqua diventa sempre più torbida. Il Fatto racconta che a sapere in anticipo come sarebbe finito il processo sarebbe stato anche Giovanni Legnini, vice presidente del Consiglio superiore della magistratura.
Non solo, quindi, Cristina Gerardis dell’avvocatura dello Stato, i pm Bellelli e Mantini e il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ma anche l’altissima carica dello Stato sarebbe stata al corrente di ciò che il giudice Camillo Romandini ha letto nell’aula della Camera di Consiglio della Corte d’Assise di Chieti il 19 dicembre scorso.
Perché tutti sapevano e nessuno ha parlato?
A indagare sulla vicenda è la Procura di Campobasso che ha ascoltato per sette ore sia i due pm che la Gerardis. I giudici molisani cercano di capire se ci sono state pressioni sui giudici popolari da parte di Romandini. Nella ricostruzione de Il Fatto la fuga di notizie sulla sentenza ci sarebbe stata il 4 dicembre del 2014 quando un esponente delle istituzioni informò dell’imminente assoluzione gli imputati. In quella data ci fu un incontro tra pm, un agente della forestale, avvocati di tutte le parti civili e dell’avvocatura dello Stato. Dieci testimoni avrebbero sentito dire da uno dei pm:“si va verso l’assoluzione”.
Il Fatto poi torna ad attaccare l’informazione locale abruzzese:“non abbiamo letto una sola intervista a D’Alfonso, una sola domanda sull’argomento, nessuno che gli abbia chiesto se davvero sapeva in anticipo della sentenza, nessuno che gli abbia chiesto nome e cognome di chi eventualmente gli avesse fornito la notizia”.
Intanto il sito online Primadanoi.it pubblica 15 domande a tutti i protagonisti della vicenda.
PRESSIONE SUI GIUDICI POPOLARI
1) Il malcontento di alcuni giudici popolari era già noto ad alcuno prima della sentenza?
2) Qual è la vera ragione per cui i giudici popolari non hanno denunciato le presunte “pressioni” del presidente Camillo Romandini?
3) Che ruolo ha svolto in questa vicenda l’allora avvocato dello Stato Cristina Gerardis e quando è venuta a conoscenza delle “pressioni” e del verdetto?
4) Che cosa ha fatto la Gerardis quando è venuta a conoscenza di notizie riservate del Collegio? Da chi ne è venuta a conoscenza e con chi ne ha parlato?
5) Ricordate il caso del primo giudice della Corte d’assise Geremia Spiniello? E’ stato ricusato in seguito a sue dichiarazioni i tv appena dopo la fine di una udienza del processo dicendo la frase (ambigua) «faremo giustizia per il territorio». Le domande allora sono: c’è qualcuno che può indicare una intervista televisiva di un qualsiasi giudice appena dopo l’udienza e nella stessa aula? L’inflessibile Spiniello prima di quella volta aveva rilasciato interviste simili?
LA SENTENZA ANTICIPATA
6) D’Alfonso era a conoscenza della sentenza prima del 19 dicembre 2014 come ci risulta e come pubblicato da Il Fatto; chi informò D’Alfonso e a chi ne parlò il governatore?
7) D’Alfonso conosce il giudice Camillo Romandini? Lo ha incontrato tra il 2014 ed il 2015 e se sì per quali ragioni? Se sì hanno per caso parlato anche della sentenza di Bussi?
8) D’Alfonso ha mai informato la Gerardis del verdetto prima della sentenza?
9) D’Alfonso e Gerardis hanno poi informato altri esponenti istituzionali della notizia che loro sapevano essere certa e proveniente da fonte attendibile (e non semplici voci)?
10) I pm Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini erano a conoscenza delle notizie riservate e se sì da chi sono stati informati? Se sono stati informati hanno aperto un fascicolo di indagine magari ancora segreto per la verifica delle informazioni?
11) Ipotizzando che la notizia di eventuali pressioni sui giudici popolari e di un verdetto già scritto era cosa nota, qualcuno pensò di informare anche il vice presidente del Csm Giovanni Legnini, la più alta autorità in materia e per di più di Chieti dunque conosciuto e conoscitore della realtà locale?
12) Che ruolo hanno svolto i vari avvocati delle parti civili e nello specifico della Solvay? Notizie di presunte irregolarità sono giunte fino a loro?
13) Che ruolo hanno svolto gli avvocati degli imputati della Montedison? Anche a loro la notizia è giunta in anticipo?
14) Ci risulta che esistono diverse “prove” che potrebbero raccontare vari spezzoni della storia in possesso di alcuni “attori” anche non protagonisti. A che cosa sono servite queste “prove” visto che non sono servite a denunciare possibili reati? Potrebbe esserci almeno in astratto la possibilità che tale materiale possa essere utilizzato in maniera impropria e divenire mezzo di “pressione” verso figure istituzionali?
15) Ammettendo pure che –come dicono molti- le anticipazioni del verdetto sono state giudicate “non attendibili” e “voci generiche” perché nessuno ha sentito il bisogno di denunciare il 20 dicembre, giorno dopo la sentenza, affinchè le autorità competenti accertassero la verità? Perché i politici che sanno continuano a tacere? Chi sta guadagnando da questa vicenda e chi ci sta perdendo?