Un’immagine vincente, scintillante e affascinante: è così che la camorra si presenta ai giovani attraverso i social media.
La camorra social: lusso ostentato e minorenni addestrati per il crimine. Mostrando orologi d’oro, supercar e barche di lusso su TikTok e Instagram, il clan Amato-Pagano, tra i più noti nella criminalità organizzata campana, costruisce un’illusione di successo che cela violenza, controllo e sfruttamento.
L’allarme è stato lanciato dal procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, durante la conferenza stampa seguita al blitz della DIA, che ha portato all’esecuzione di 53 misure cautelari contro esponenti del clan. Le accuse sono pesanti: associazione mafiosa, estorsione, traffico d’armi e altre attività illecite.
Il Sistema del Clan: Donne ai Vertici e Minori Addestrati
Le indagini, avviate nel 2021, hanno svelato una struttura criminale ancora solidamente organizzata, nonostante i vertici storici, Raffaele “Lello” Pagano e Cesare Amato, siano detenuti al 41 bis. La cosca, originaria di Scampia e segnata da feroci faide interne, ha trasferito il proprio centro operativo a Melito, mantenendo comunque presidi significativi a Secondigliano e nelle Vele di Scampia.
Un elemento inquietante emerso dalle indagini è l’uso sistematico dei minori. I ragazzini venivano coinvolti nelle estorsioni fin dalla giovane età, un vero e proprio “addestramento alla durezza”, come ha sottolineato il procuratore Gratteri. Non solo spettatori, ma partecipanti attivi, esposti alla violenza e alla normalizzazione del crimine.
“Il clan portava i minorenni a vedere e partecipare alle estorsioni, un metodo che ci ha colpito profondamente,” ha dichiarato Gratteri, evidenziando l’uso dei giovani come nuove leve su cui costruire il futuro della cosca.
Il Ruolo delle Donne e la Cassa Comune
Una caratteristica chiave del clan Amato-Pagano è il ruolo apicale ricoperto dalle donne. Figura centrale è Rosaria Pagano, attualmente detenuta al 41 bis, che ha agito come reggente della cosca.
La camorra assicurava una gestione ferrea delle finanze tramite una cassa comune, alimentata dai proventi delle attività illecite. Questi fondi servivano per garantire stipendi agli affiliati, sia liberi che detenuti, e ai parenti dei capiclan. Si parla di somme mensili che arrivavano fino a 8.000 euro, denaro che veniva spesso ostentato sui social come simbolo di potere.
Estorsioni e Controllo del Territorio
L’assoggettamento degli imprenditori e commercianti nelle aree controllate dal clan era totale. Le estorsioni erano calibrate in base alla tipologia di attività: particolare pressione è stata registrata nel settore edile, soprattutto durante il boom dei cantieri legato ai bonus fiscali. Anche nel periodo natalizio, il clan imponeva la distribuzione di gadget festivi, obbligando commercianti e imprenditori a piegarsi alla sua volontà.
Gli Amato-Pagano avevano inoltre messo le mani sul lucroso business delle aste giudiziarie e sul controllo delle case popolari, arrivando a decidere chi potesse occuparle abusivamente.
Tecnologia e Comunicazione nelle Carceri
Nonostante le misure restrittive, gli affiliati detenuti riuscivano a mantenere contatti costanti con l’esterno grazie all’uso sistematico di telefoni cellulari introdotti illegalmente nelle carceri. Questi strumenti erano utilizzati non solo per comunicare con i membri liberi del clan, ma anche per organizzare l’ingresso di sostanze stupefacenti dietro le sbarre.
La Pubblicità del Crimine sui Social
L’elemento più moderno e inquietante della strategia della camorra è l’uso dei social media. TikTok e Instagram sono diventati strumenti di propaganda criminale, utilizzati per attirare i giovani con immagini di lusso sfrenato e potere apparentemente indiscusso. “La camorra è la prima mafia in Italia a usare i social per farsi pubblicità,” ha spiegato Gratteri, sottolineando come i primi a livello mondiale siano stati i cartelli messicani.
Auto di lusso, barche e gioielli non sono semplicemente ostentazione, ma un mezzo per creare un’immagine di successo, un mito che esercita un’attrazione fortissima sui giovani in cerca di riscatto sociale.
Le Misure Adottate: Sequestri e Blitz
Oltre agli arresti, è stato disposto il sequestro preventivo di una società attiva nella vendita e noleggio di veicoli. L’azienda, usata come base operativa dal clan, forniva mezzi e spazi agli affiliati, rafforzando ulteriormente la struttura organizzativa della cosca.
Lusso, Violenza e Propaganda
Il caso del clan Amato-Pagano svela una camorra moderna, capace di adattarsi ai tempi sfruttando i social media e addestrando giovani per perpetuare il controllo del territorio. Lusso ostentato, minori manipolati e una rete organizzata di estorsioni e affari illeciti delineano un modello criminale che continua a prosperare, nonostante l’impegno costante delle forze dell’ordine. La sfida per il futuro sarà non solo smantellare queste organizzazioni, ma anche spezzare il fascino del mito criminale che cattura le nuove generazioni.