La Guardia di Finanza ha compiuto un importante sequestro di rifiuti non dichiarati al porto di Marina di Carrara: ben 82 tonnellate di materiale indesiderato, nascoste all’interno di un container che apparentemente doveva trasportare solo abiti usati destinati in Tunisia.
Tuttavia, un controllo di routine ha sollevato sospetti a causa del peso eccessivo del container.
Sequestro di 82 tonnellate di rifiuti non dichiarati al porto di Marina di Carrara: scoperta operazione illecita di smaltimento. Durante l’ispezione è emerso che oltre agli abiti, il container conteneva anche altri tipi di rifiuti non dichiarati, tra cui materie plastiche, pellame e apparecchiature elettrodomestici. L’operazione è stata condotta in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’Arpat.
La denuncia
Il rappresentante legale della società esportatrice, con sede a Prato, è stato denunciato per gestione e traffico illecito di rifiuti, secondo quanto previsto dal Testo Unico in materia Ambientale. Le indagini si sono estese ad altri tre container, tutti con le stesse caratteristiche: stessa società mittente, stesso contenuto dichiarato e stesso Paese di destinazione.
Anche in questi container sono stati trovati rifiuti non dichiarati, come vecchi elettrodomestici, scarpe e giocattoli, che richiedevano procedure di esportazione diverse. La Procura della Repubblica di Massa ha convalidato il sequestro e ha ordinato la bonifica dei rifiuti, subordinando il dissequestro al regolare smaltimento degli stessi. Complessivamente, sono state sequestrate 82,5 tonnellate di rifiuti, contenute in 4 container.