La sentenza della Cassazione si riferisce a determinati comportamenti dei debitori nel caso di mancato e reiterato pagamento.
La sentenza numero 30022/14 del 9.07.2014 dice sostanzialmente che non bisogna essere consapevoli in partenza di non poter pagare i debiti pregressi perché, nel caso, scatterebbe il codice penale. In sostanza per un inadempimento dell’obbligo civile si può essere trascinati nell’ambito penale e, quindi, in carcere. E quale legge condurrebbe in carcere lo sfortunato debitore? Precisamente l’Articolo 641 del codice penale che prevede “la reclusione fino a due anni o la multa fino a 516 euro per chi contrae un’obbligazione e, mentre lo fa, nasconde il proprio stato di insolvenza”.
Se da un lato è giusto punire chi, ad esempio, pur avendo il conto corrente a zero firma pagamenti a destra e a manca, dall’altro la legge potrebbe trascinare in carcere anche quel piccolo artigiano che, con pochi soldi in banca in attesa di un rientro, acquista beni necessari per la propria attività.
ZdO