L’ex consigliere di Vladimir Putin Serghej Markov non ha avuto dubbi: “Zelensky verrà ucciso dai nazisti di Azov”.
Lo stretto collaboratore del capo del Cremlino dal 2011 al 2018 – Serghej Markov – fa il punto ed illustra anche gli errori dello “zar” nel valutare gli effetti della guerra. A suo parere “in Ucraina ci sono i nazisti al soldo degli Usa per seminare il terrore tramite strutture statali e non governative”.
“Zelensky verrà ucciso”
“L’obiettivo degli americani era fare dell’Ucraina un’anti-Russia, ma la maggior parte degli ucraini è russofona e russofila. La propaganda non bastava”. Perciò “hanno investito sui nazisti. Un presidente ebreo serve a dire che noi russi diciamo bugie”.
E sulla guerra? “Dipende da come andrà la manovra nel Donbass. I piani sono saltati. Ci si era spinti fino a Kiev perché si pensava che l’esecutivo sarebbe fuggito. Si presupponeva anche che l’esercito ucraino si sarebbe schierato con noi e non è successo”.
“Annettere tutte le regioni russofone”
E ancora: “Il piano iniziale era uno Stato neutrale nella forma di una Repubblica ucraina federale associata all’Unione Russia-Bielorussia. Ora è annettere le regioni più russofone. Resterà un territorio ucraino, ma ridotto”. Poi la chiosa truce ma certa su Volodymyr Zelensky: “Potrebbe restare a capo di questo pezzetto di Ucraina filoamericana, ma credo che verrà ucciso prima, ucciso da un parente delle vittime dei suoi crimini o dagli stessi nazisti di Azov”.