I giudici della Corte d’appello di Milano confermano l’assoluzione per il ministro del Turismo ed esponente della Lega Massimo Garavaglia. Assolto anche Mario Mantovani, ex vice della Regione Lombardia.
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La vicenda Massimo Garavaglia e Mario Mantovani. Massimo Garavaglia era stato assolto “per non aver commesso il fatto” nel luglio 2019 in primo grado dall’accusa di turbativa d’asta su una gara per il servizio di trasporto di persone dializzate del 2014.
Assoluzione anche per tutti gli altri imputati. Tra cui l’ex vicepresidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, che era stato condannato in primo grado a oltre 5 anni. Mantovani fu arrestato nel 2015 per corruzione, concussione e turbativa d’asta.
“Sette lunghi anni di sofferenza”
“Assolto con formula piena da ogni accusa. Così ha sentenziato la Corte d’Appello di Milano dopo 7 lunghi anni di sofferenza e disonore. Grazie a tutti voi che mi avete sempre sostenuto e incoraggiato a resistere“. Queste le prime parole di Mario Mantovani. “Ci abbiamo sempre creduto e oggi la verità ha finalmente prevalso” ha scritto su Facebook Lucrezia Mantovani, deputato di Fratelli d’Italia e figlia dell’ex vicepresidente della Regione Lombardia.
Le assoluzioni
Per il ministro Garavaglia viene quindi confermata l’assoluzione. I giudici della sentenza di primo grado avevano già stabilito l’innocenza in merito alle accuse di turbativa d’asta. Accuse che riguardavano una gara per il servizio di trasporto di persone dializzate del 2014 del valore di 11 milioni di euro. All’epoca dei fatti contestati Garavaglia era assessore all’economia della giunta lombarda.
Mantovani, invece, era stato condannato in primo grado a oltre cinque anni di detenzione. L’accusa, nel 2015, di corruzione, concussione e turbativa d’asta, vede così ribaltare completamente la sentenza e può tornare il libertà.
Oltre a Garavaglia e Mantovani sono stati assolti anche tutti gli altri ex imputati coinvolti nell’indagine.
L’ex vicepresidente della Regione ha detto, accanto al proprio legale, di aver “sofferto abbastanza, sette anni sono lunghi però sono convinto che alla fine alla cattiva giustizia si è contrapposta la buona di oggi” E, emozionato, ha aggiunto: “Onore alla Corte d’appello di Milano che ha cercato la verità. Sono stato assolto con formula piena e sono soddisfatto che sia stata accertata la verità”.
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“La Corte d’Appello ha rivoluzionato la sentenza di primo grado e ha nello stesso tempo ridicolizzato l’indagine per come è stata fatta e per il taglio era stato dato”, questo il commento a caldo di Jacopo Pensa, legale di Garavaglia. “Questa è la prova di una giustizia che deve andare a guardare, a leggere, a studiare e ad ascoltare, fino adesso era stata una giustizia inascoltata” ha aggiunto l’altro legale, Gaia Pensa.
Soddisfatto anche l’avvocato di Mantovani, Roberto Lassini, per il quale è stato evitato “un grave errore giudiziario. I giudici hanno valutato tutte le prove e hanno ritenuto che non ci fosse la responsabilità dell’imputato – ha chiarito il difensore – voglio evidenziare con orgoglio poi che sul capo di imputazione relativo alla casa di riposo di Arconate, che era prescritto, la Corte non si è accontentata di dichiararla e ha pronunciato sentenza nel merito, pienamente assolutoria anche per quella imputazione”.