“Il gognometro indica il tasso di gogna mediatica. È il rapporto tra spazio riservato sui giornali ai particolari di un’indagine e spazio riservato a proscioglimento o assoluzione”.
Parla così l’onorevole Enrico Costa, responsabile giustizia di Azione, che rivendica orgogliosamente il gognometro. Ma anche il risultato ottenuto con il recepimento della direttiva europea sulla presunzione di innocenza. “La norma – aggiunge – ora è legge dello Stato, momento storico per lo Stato di diritto, targato Azione”. E avverte: “Deve finire il tempo dei magistrati che scrivono le leggi”. E annuncia una sua riforma “affinché tutte le norme penali e di ordinamento giudiziario vengano votate a scrutinio segreto”.
La norma, in concreto, rivolge l’attenzione a magistrati e giornalisti.
Lo strumento scoprirà il tasso di gogna mediatica che si nasconde nell’informazione italiana. Tanto spazio agli arresti, quasi nessuno alle assoluzioni, è il punto di partenza. Il gognometro “misurerà”, notizia per notizia, gli spazi dati all’esplosione di un’inchiesta, magari con tanto di manette, e quelli successivi in caso di assoluzione. Il gognometro funzionerà tutte le volte che un processo finisce in fumo.
L’ex sottosegretario e ministro berlusconiano ha un duplice obiettivo. Ottenere, nella prossima legge sul Csm e sull’ordinamento giudiziario, di condizionare la carriera delle toghe. Sulla quale, per Costa, dovrebbe avere un peso determinante anche un’indagine che poi si conclude con un nulla di fatto. Tante assoluzioni? Niente carriera. Quanto ai giornalisti lo spauracchio è finire in mano al Garante della Privacy.
Come si calcola la gogna?
“Il risultato si ottiene facendo la differenza tra lo spazio e il risalto dato alle indagini, alle dichiarazioni, alle conferenze stampa, all’uscita di verbali e intercettazioni, a volte pruriginose, rispetto poi alla notizia dell’eventuale assoluzione dell’imputato, che ovviamente arriva anni dopo”.
La legge sulla presunzione d’innocenza
Intanto la legge sulla presunzione d’innocenza Costa la porta a casa. E spiega: “La legge sulla presunzione d’innocenza è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta di un momento storico per lo Stato di diritto. Le norme saranno operative dal 14 dicembre. E tutti dovranno rispettarle rigorosamente. Sarà fondamentale un assiduo ‘controllo sociale antielusione’. Chiunque ravvisi una violazione delle regole, potrà segnalarlo al Ministro della Giustizia: stiamo predisponendo appositi modelli e formulari”.
Ora si tratta di capire se Costa pretende la punizione per chi sgarra. Vedremo. Garantismo sì, ma non controllo dell’informazione.