L’autopsia terminata circa un’ora fa sul corpo di Franco Morelli, da un punto di vista medico-legale, conferma l’ipotesi del suicidio.
La ferita alla tempia risulta essere compatibile con la strada tracciata dagli investigatori mentre l’autopsia ha permesso anche di chiarire la traiettoria del proiettile. Un solo colpo alla testa, dunque, quello fatto partire volontariamente dalla 7,65 rinvenuta accanto al cadavere del giovane di origine pescarese. Ad eseguire gli accertamenti sul corpo del 21enne residente a Silvi (Teramo) è stato l’anatomopatologo Cristian D’Ovidio, incaricato dalla procura della Repubblica di Teramo. Il pm potrà ora concedere il nulla osta alla sepoltura di Morelli riconsegnando la salma ai familiari. Franco Morelli venne trovato morto, domenica mattina, sul sedile posteriore della sua Lancia Y posteggiata sulla passeggiata di Silvi Marina, a Torre Cerrano, sul mare. Inizialmente si pensò ad un omicidio essendo stati rinvenuti diversi fori di proiettile nell’auto. Dubbi fugati qualche ora dopo: erano stati generati dai colpi partiti dalla pistola inceppatasi prima che il ragazzo riservasse per sè un proiettile.
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Il 5 febbraio il ragazzo ha scritto il suo ultimo messaggio:”E difficile credercì xo e cosi pultroòppò crescendò da solò ho imparatò ché nellà vita ti puoi aspetta di tutto e tuttì. Ci si fa fatica a credercì su personè ché aiuterestì con tutto il cuorè. Sentirsì dire e fare cose che non ti saresti mai aspettatto. minimamentè. Non me llo meritò buona notté”.