I versamenti fiscali per le imprese sono rinviati a settembre dopo la sospensione di marzo in seguito all’emergenza Covid. Al momento nessuna novità per l’Irpef. In vista anche uno slittamento per il pagamento della prima rata della nuova Imu.
Rinvio per partite Iva
Per imprese, professionisti e lavoratori autonomi, il governo valuta lo spostamento a metà settembre il versamento dei sospesi di marzo. Il ministro Gualtieri ha annunciato alle parti sociali che arriverà una proroga di tre mesi, da giugno a settembre, dei versamenti sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio. Il 16 settembre la data più probabile per il pagamento di tutti gli adempimenti tributari.
A beneficiare dello stop le imprese con ricavi o compensi non superiori a 2 milioni di euro nel periodo di imposta 2019, in riferimento a Iva, contributi previdenziali e assistenziali, e ai premi per l’assicurazione obbligatoria. Una prima versione del decreto prevedeva che i versamenti sospesi fossero effettuati, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2020.
Stop cartelle e accertamenti
Il rinvio dei pagamenti porta con sé anche nuovi termini per il pagamento degli avvisi di accertamento in scadenza dal 2 marzo al 31 maggio. Si tratterebbe in questo caso, di circa 30 milioni di atti da ntificare fino a dicembre, come anticipato al Sole24Ore dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ruffini che potrebbero slittare al 2021.
Irpef leggera
L’Irpef dovrà essere pagata. L’acconto in base al regime previsionale tiene conto dei redditi del 2020 e non di quanto incassato nel 2019. Per chi ha avuto sensibili perdite sarà possibile anche saltare l’acconto.
Slittamento sempre più probabile anche per l’Imu
Per i proprietari di immobili si profila la possibilità di uno slittamento dell’imposta. I nuovi termini di pagamento riguarderanno anche le imposte locali per le imprese.
Ora si attende l’uscita del nuovo decreto.