Dante Bartolini è stato operaio e partigiano di Castel di Lago, vicino Terni. Probabilmente ha scritto il più bel testo sulla Resistenza. Il testo della canzone è stato scritto sull’aria da cantastorie della “Povera Giulia”. A cantarla, come riporta Il Manifesto, è Piero Brega, nel Cd Calendario Civile.
Il testo
“Non ti ricordi, mamma, quella notte / dai fascisti la perquisizione:/ chi dava le purghe e chi le botte/ così faceva tutta la nazione./ Colla violenza mi volevan piegar,/ non feci l’obbedienza, dovetti via scappar..// Coi partigiani andai sulla montagna / dov’è la neve, freddo e la bufera / sentivo solo il fischio di mitraglia / e giorno e notte, la mattina e sera./ Senza paura, o vincere o morir, / ora la nostra patria dobbiamo ripulir.// Dopo l’otto settembre, l’armistizio,/ l’esercito italiano fu sbandato / e pe’ non mandarlo in precipizio / l’esercito si forma partigiano. /
Contro i fascisti, il barbaro invasor /presero l’armi in mano per acquistar l’onor. // Quanti sospiri e pianti, mamma mia, /fratelli, spose, figli e le sorelle; / dal cuore levate la malinconia,/ presto leggete pagine più belle. / Che il socialismo vuole la libertà / non più il servilismo che è condannato già.// La morte, la tortura e la prigione / se tu cadevi nelle loro mani;/ fascismo e monarchia fu la cagione / che diventarono tutti partigiani. // Il venticinque del mese di april/ venne l’insurrezione e fu la loro fin.”
Un uomo che ha fatto la Resistenza. Anche lui.