Nonostante la grande affluenza turistica, che ha portato un’impennata delle emergenze, i due mesi di superlavoro sono stati superati a pieni voti: 60 ricoveri in più rispetto alla media consueta. Si è viaggiato a un ritmo vertiginoso anche nelle prestazioni ambulatoriali: 17% in più del periodo ordinario.
Nonostante la grande affluenza turistica, che ha portato un’impennata delle emergenze, i due mesi di superlavoro sono stati superati a pieni voti: 60 ricoveri in più rispetto alla media consueta. Si è viaggiato a un ritmo vertiginoso anche nelle prestazioni ambulatoriali: 17% in più del periodo ordinario.
Ortopedia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, diretta dal dr. Stefano Flamini, dal primo luglio a 31 agosto scorsi – fa sapere la Asl in una nota – ha superato a pieni voti il difficile banco di prova dell’estate, quando in genere i reparti registrano difficoltà a causa del forte aumento di lavoro. L’Unità operativa, durante luglio e agosto con crescenti richieste d’interventi per traumi, ha assistito oltre il 25% di pazienti residenti in altre regioni (equivalenti a 46 soggetti) e il 5,5% da territori di altre asl abruzzesi (10 utenti) mentre 125 degenti (il 69%) erano residenti nell’Aquilano. La cosiddetta mobilità attiva, che consentirà alla Asl di passare all’incasso per i rimborsi dovuti a pazienti residenti fuori Abruzzo, ha riguardato soprattutto il Lazio e, a seguire, Campania, Umbria e Marche. Qualche paziente, originario del posto, è arrivato anche da Francia e Belgio. Cifre pesanti anche per l’ambulatorio: dal primo luglio al 31 agosto effettuate 4.836 prestazioni, con un incremento del 17%. La consistente quota di utenti, di altre regioni, è dovuta al turismo che quest’anno ha fatto registrare un’impennata notevole.
Tra gli eventi che hanno causato 168 interventi chirurgici, quasi 3 al giorno, compiuti negli ultimi due mesi spiccano al primo posto gli incidenti stradali seguiti, a ruota, dai sinistri domestici che hanno causato molte fratture del collo del femore. Gli incidenti tra le mura di casa riguardano, in particolare, gli anziani, particolarmente a rischio per l’invecchiamento della struttura ossea e quindi per una maggiore fragilità. A seguire i traumi che determinano una sensibile percentuale di disabilità. Ulteriore voce, alla base del grande lavoro a cui è stata chiamata Ortopedia, gli incidenti di montagna causati, non di rado, dalla mancata adozione di tutti i necessari accorgimenti da parte degli escursionisti. Superato il periodo di forte impegno di luglio e agosto, il reparto, già nei giorni scorsi – conclude la nota – ha ripreso le attività ordinarie, sospese nei mesi di luglio e agosto proprio per far fronte all’emergenza del periodo vacanziero. La protesica dell’anca, del ginocchio e la chirurgia mininvasiva dell’alluce valgo costituiscono la maggioranza degli interventi. L’unità operativa, infatti, vanta una consolidata tradizione in questo ambito, essendo da sempre all’avanguardia per le soluzioni computerizzate nonché per le tecniche mininvasive per la preservazione dei tessuti muscoloscheletrici e per l’impiego di nuove soluzioni protesiche. Tra le soluzioni emergenti si annovera anche la protesica di spalla.