Alcuni giorni fa l’anticipazione della bozza dell’ultimo dpcm sul coronavirus sulle pagine della Cnn ha scatenato molte polemiche.
Una notizia che, anticipando il decreto del presidente del Consiglio che metteva in quarantena il Nord Italia, ha scatenato il caos e “l’assalto” ai treni verso il sud Italia dalle stazioni di Milano centrale e Garibaldi.
Fuga di notizia che, in un primo momento, era stata attribuita alla Regione Lombardia, ma che poi, come è stato verificato, la pubblicazione della bozza del decreto era stata ripresa dalla stessa Cnn da alcuni quotidiani italiani.
Il fatto
La Cnn in una versione dell’articolo sul coronavirus e l’Italia, in un primo momento, cita come fonte l’ufficio stampa di Regione Lombardia. Lo stesso articolo, come riferisce Il Giornale, è stato modificato almeno un altro paio di volte, con versioni contraddittorie.
Nella prima versione l’emittente citava un consigliere molto vicino a un ministro del governo Conte; nell’ultima scrive invece che la bozza “è stata inviata alla Cnn anche dall’ufficio stampa dell’autorità regionale lombarda”. “Anche”, dunque, diventa un dettaglio fondamentale. Secondo il giornalista de La Stampa, Jacopo Jacoboni, tuttavia, la pubblicazione della Cnn è successiva ai primi articoli pubblicati in Italia verso le ore 20.00. Rispondendo proprio ad Andrea Romano, Jacoboni scrive che il “pezzo Cnn è dell’1.17 ora italiana. La bozza del decreto è anticipata dal Corriere intorno alle 20, ed è stata messa in giro a Roma ore prima, non dalla Regione Lombardia”.
Anche secondo quanto ricostruito dal Fatto Quotidiano, il primo giornale a dare la notizia del blocco della Lombardia e di altre 14 regioni è stato il Corriere.it con un articolo a firma di Fiorenza Sarzanini. Qualche minuto dopo il Corriere.it, la notizia del contenuto del decreto viene pubblicata anche dagli altri principali quotidiani online.
La lettera della Cnn
In serata al presidente Attilio Fontana giunge una lettera da Jonathan Hawkins, vice presidente della Comunicazione Cnn International, nel quale spiega che in merito alla polemica sull’anticipazione della bozza del Dpcm “la Cnn ha applicato i suoi rigorosi standard editoriali per verificare informazioni che erano già di pubblico dominio, sia sui siti italiani (tra cui il Corriere della Sera e La Repubblica) che sui media internazionali (tra cui Reuters e il New York Times)“.
“Comprendiamo appieno la preoccupazione dei governi regionali e nazionali riguardo alla necessità che le informazioni in circolazione siano accurate. A tal fine, i nostri corrispondenti hanno prestato molta attenzione a verificare che la bozza del documento che circolava su altri media fosse autentico e di questo hanno chiesto conferma a Regione Lombardia e altri contatti”. “Spero – conclude il dirigente della Cnn – che questa mia nota possa chiarire ogni equivoco”.
Bozza divulgata dagli ambienti romani?
È dunque probabile che la bozza sia stata divulgata da ambienti romani vicini al governo Conte. Il primo effetto della disastrosa vicenda, scrive La Stampa, è che, in un lunedì politicamente difficilissimo per Rocco Casalino, a Palazzo Chigi sono state ampliate sia pure in maniera informale le deleghe di Maria Chiara Ricciuti, la portavoce numero due, nella gestione della vicenda coronavirus.
Il nuovo che avanza a Palazzo Chigi
Maria Chiara Ricciuti potrebbe avere, d’ora in poi, a discapito di Casalino, sempre maggiori responsabilità. Acquisire, tra l’altro, più voce in capitolo rispetto al passato per quanto concerne la comunicazione di Palazzo Chigi. La “pupilla” del premier, abruzzese e laureata in scienze della comunicazione alla Sapienza, cominciò a lavorare per la politica con Pino Pisicchio, deputato dell’Italia dei Valori, il primo partito che usufruì della consulenza di Gianroberto Casaleggio. L’altra esperienza molto interessante è quella di aver curato la comunicazione delle onlus di Igor Danilov, a lungo il referente principale di Gazprom Media in Italia.