Ricoverata da qualche giorno la donna è deceduta nella notte tra sabato e domenica all’ospedale dei Pellegrini dopo essere stata picchiata dal marito. Una scomparsa passata in secondo piano perché, in quelle ore nel pronto soccorso del presidio ospedaliero della Pignasecca, parenti e amici del 15enne ucciso da un carabiniere nel corso di un tentativo di rapina hanno sfasciato tutto.
La donna, una ucraina di 39 anni, era ricoverata in gravissime condizioni dopo le percosse subite dal coniuge che le avevano provocato lo spappolamento di fegato e milza. Condizioni precipitate con il passare delle ore con i medici che non hanno potuto fare nulla per frenare l’emorragia addominale. Il decesso è avvenuto nel reparto di Rianimazione dove era stato trasferito anche il 15enne Ugo Russo, poi morto in quelle stesse ore. La brutale aggressione è stata denunciata ai carabinieri che procedono nelle indagini.
“E’ incredibile come l’attenzione in questi giorni si sia concretata solo sulla morte di Ugo Russo, che era sì un ragazzo giovane ma è stato protagonista di un’attività criminale, uno che ha tentato una rapina” commenta il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Invece una donna vittima di violenze è morta nel silenzio, nell’indifferenza generale. I parenti di questa donna, che la notte di sabato 29 febbraio si trovavano in ospedale, sono stati spintonati dai familiari e amici di Russo, si sono ritrovati nel caos causato da chi ha preferito aggredire i medici piuttosto che fare un mea culpa sulla tragica fine del ragazzo. Si tende a dare spazio e solidarietà sempre più spesso ai carnefici e sempre meno alle vittime”.
La vicenda del carabiniere
La Procura di Napoli, intanto, ha iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio volontario, il carabiniere di 23 anni che la notte tra sabato e domenica a Napoli, ha sparato contro un 15enne armato di una pistola (risultata una replica di quelle vere priva del tappo rosso) con la quale stava tentando di rapinargli l’orologio. Il 15enne, colpito due volte dall’arma del militare, è deceduto per le gravi ferite riportate. La vittima era con un 17enne che è stato fermato dai carabinieri con un’accusa di tentata rapina formulata dalla Procura per i Minorenni. In ospedale, nelle tasche del 15enne morto, i sanitari hanno trovato un Rolex e una catenina, con ogni evidenza bottino di una rapina compiuta prima dell’aggressione al militare e alla ragazza che era in sua compagnia, anche lei ascoltata dai pm. Dell’attività investigativa che riguarda la morte di Ugo Russo, e su quanto accaduto dopo, si stanno occupando due procure: quella dei Minorenni, coordinata dal procuratore Maria de Luzenberger, con il pm Cerullo, si sta concentrando sulla posizione del complice 17enne della vittima (accusato di tentata rapina).