La propaganda governativa continua a sfornare notizie confortanti per i contribuenti e le aziende costrette a fare i conti con il coronavirus, ma nasconde quelle altrettanto importanti per il futuro delle imprese. Il governo, come è noto, ha bloccato le cartelle, le imposte e anche i mutui nella zona rossa. Ma le tasse di marzo sono tante.
Il punto, però, è che tutto il Nord compreso nella zona gialla, dovrà mettere mano ai contanti per pagare le imposte che arriveranno presto.
La stangata di marzo
Accade, così, che già dai primi di marzo scattano una sfilza di imposte da pagare che svuoteranno le tasche (già vuote) dei contribuenti. Il via ai pagamenti è previsto per lunedì 2 marzo con la rata bimestrale del bollo. A seguire la prima rata bimestrale dell’imposta di bollo relativa alla dichiarazione presentata entro il 31 gennaio 2020. E ancora. L’imposta di registro sui contratti di locazione e affitto stipulati dal 1/02/2020 o rinnovati tacitamente con decorrenza dal 1/02/2020. A metà mese scatta il versamento delle ritenute alla fonte su indennità di cessazione del rapporto, la liquidazione e del versamento dell’Iva relativa al mese precedente.
E non finisce qui…
C’è, ancora, l’imposta sostitutiva dell’Irpef e le addizionali regionali e comunali sulle somme erogate ai dipendenti nel mese precedente. Un valzer di tasse che si conclude il 18 marzo con i versamenti delle imposte e delle ritenute non fatte in misura sufficiente entro il 17 febbraio.
Commercialisti in guerra
“Bisogna estendere le misure di cui al decreto del 24 febbraio 2020 anche ai soggetti residenti o stabiliti nelle cosiddette zone gialle che stanno subendo limitazioni lavorative e di mobilità analoghe a quelle dei Comuni delle zone rosse”, ha affermato il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Massimo Miani. Dunque, gli addetti ai lavori del settore tributario chiedono una tregua immediata al governo su tutto il fronte del Nord.
Un fronte che rappresenta il motore dell’economia italiana e con cui il governo ha il dovere di fare i conti.