Peccato non essere potuto entrare ieri sera al Supercinema di Chieti per ascoltare l’intervento di Matteo Salvini che, tra l’altro, ha annunciato il nome del candidato sindaco della Lega nel capoluogo di provincia.
“Abbiamo un’idea chiara su chi offrire alla città di Chieti come candidato sindaco della Lega: è Fabrizio Di Stefano”. Così l’ex ministro dell’Interno in una sala gremita. “Puntiamo a vincere – ha aggiunto Salvini – e migliorare quel che la città merita che vada migliorato. Portiamo in dote i primi mesi di lavoro alla Regione sulla sanità, sulle infrastrutture, sull’agricoltura: temi cari alla Lega. Sono felice della fiducia che ci hanno dato gli abruzzesi qualche mese fa e li stiamo ripagando. Eleggere un sindaco per la prima volta in un capoluogo d’Abruzzo alle prossime elezioni amministrative per me sarebbe un’emozione”, ha poi aggiunto il leader della Lega.
Tutti sorridenti
Applausi e sorrisi dai colonnelli del partito in Abruzzo. A partire Luigi D’Eramo, il ‘nuovo’ che avanza nel deserto politico abruzzese. D’Eramo, appunto, che ha scippato il partito al collega deputato Giuseppe Bellachioma. D’Eramo, sempre lui, l’uomo transitato dalla Destra alla Lega con la missione, come ricostruimmo all’epoca, di spaccare il partito alle Europee con l’intento d’incassare l’incarico di coordinatore regionale. Un blocco politico formato dal vice presidente della Regione, Emanuele Imprudente e dall’assessore alle Politiche urbanistiche del Comune dell’Aquila, Daniele Ferella.
Il travaso
Il travaso continuo di ex trombati è continuato nella Lega Abruzzo, nel tempo, in maniera imbarazzante tanto che si parla, tutt’oggi, di fronde per ogni provincia. Su quello chietino, ad esempio, ci sarebbe l’asse Di Stefano-Bocchino che avrebbe dirottato voti sull’allora candidato pugliese alle Europee, e oggi europarlamentare, Massimo Casanova, proprietario del Papeete Beach.
Tornando a Chieti, dunque, l’investitura di Di Stefano era stata preannunciata da tempo a tutti. A quasi tutti. Infatti, al nome storico del leghismo teatino, Antonello D’Aloisio, già candidato sindaco nel 2015 e alle Europee nel 2019, nessuno ha comunicato nulla. Frutto della nuova era D’Eramo? Sicuramente.
Intanto…
Intanto Di Stefano, ex consigliere regionale per due mandati con Alleanza nazionale, poi parlamentare con il Popolo delle Libertà, e Forza Italia, mette in tasca la vittoria e riparte da Chieti.
“Sono felice – ha aggiunto Salvini – della fiducia che ci hanno dato gli abruzzesi qualche mese fa e li stiamo ripagando. Eleggere un sindaco per la prima volta in un capoluogo d’Abruzzo alle prossime elezioni amministrative per me sarebbe un’emozione” ha detto Salvini.
Vinciamo noi
Sul palco infine Salvini ha benedetto l’ingresso di undici amministratori abruzzesi, a cominciare da Mario Colantonio, ed Elisabetta Fusilli rispettivamente assessore e consigliere comunale di Chieti e travasati da Forza Italia. Poi qualche travasato da Fratelli d’Italia e, addirittura, dal Movimento 5 stelle.
In prima fila, ad applaudire, altri travasati di Forza Italia come l’assessore Alessandro Bevilacqua. Tutti al grido di “vinciamo noi”.
Ancora.