La capogruppo e leader di Italia Viva, Maria Elena Boschi, in un’intervista a Repubblica, ci va giù duro verso il grillino ortodosso, Elio Lannutti, che vuole fare a ogni costo il presidente della commissione parlamentare Banche.
“Noi siamo stati chiari fin dall’inizio: Lannutti per noi è invotabile, e non per il conflitto di interessi con suo figlio, ma per le frasi vergognose dette sugli ebrei. Chi porta avanti pregiudizi squallidi antisemiti non avrà mai il nostro voto, qualunque attività faccia suo figlio. Mi chiedo come i 5Stelle possano continuare a sostenere questa candidatura”.
Maria Elena Boschi affronta anche la questione della Popolare di Bari: “Quando sta per saltare una banca, è giusto intervenire. Punto. Certo si può discutere di tutto: il merito del provvedimento, la tempistica, il ruolo della Vigilanza, la mancata trasformazione in spa, i tanti denari necessari. Ma salvare una banca significa salvare le famiglie dei risparmiatori e dei lavoratori. Noi lo abbiamo sempre detto, adesso se ne accorgono anche gli altri. I grillini dovrebbero avere un po’ d’onestà intellettuale”.
E per quanto riguarda la vecchia vicenda legata a Banca Etruria aggiunge: “La mia famiglia ha pagato un prezzo altissimo e ingiusto. Mio padre è stato massacrato mediaticamente e ha subito vari procedimenti: la sua posizione è stata archiviata su tutto sino ad ora. Resta un procedimento ancora in piedi e la Procura ha chiesto l’archiviazione anche per quello. La mia famiglia è stata distrutta sui giornali e sui social e chi ha un minimo di onestà intellettuale oggi dovrebbe chiedere scusa, altro che attendere l’autocritica. L’Antitrust stessa ha escluso che sussistesse un mio conflitto di interessi. Banca Etruria è stata il grande alibi per una vergognosa campagna di sciacallaggio di tanti. Di troppi”.
L’ex sottosegretaria su PopBari aggiunge: “Abbiamo solo preteso – e ottenuto – che prima di mettere 900 milioni di soldi dei cittadini italiani per salvare una banca fosse almeno chiaro che tipo di intervento si andava a fare. Quanto a Bari spero che si trasformi in spa come prevedeva la riforma delle Popolari, scelta che quell’istituto non ha voluto fare. Noi abbiamo dato una mano. A mettersi di traverso sulla Popolare di Bari è stato chi l’ha gestita male, non Italia Viva”.