Boris Johnson esultante per le elezioni e la Brexit
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Il premier Boris Johnson per l’uscita dalla Brexit si è dato un tempo ben preciso: “Realizziamo la Brexit, ma prima facciamo colazione” ha detto. Di ottimo umore il primo ministro all’indomani della vittoria schiacciante alle elezioni del Regno Unito. 

“Andremo avanti con la Brexit senza se e senza ma, usciremo il 31 gennaio uniti – ha aggiunto ai suoi sostenitori – È la più grande vittoria dagli anni 80, quando molti di voi non erano neanche nati. Adesso uniamo il Paese e grazie a tutti coloro che hanno votato i conservatori per la prima volta! Non vi daremo mai per scontati”. Così il premier dopo i risultati delle elezioni anticipate in Gran Bretagna in cui i conservatori hanno conquistato la maggioranza assoluta con oltre 360 seggi.

Il partito conservatore vola

Il Regno Unito ha deciso senza esitazioni: il partito Conservatore del premier ha stravinto le elezioni britanniche. Secondo gli exit poll i Tory avrebbero 364 seggi, 44 in più rispetto alle elezioni del 2017. Una proiezione di Sky News conferma che i Conservatori otterranno tra i 358 e i 368 seggi a Westminster e che il premier Boris Johnson avrà un margine di maggioranza tra i 66 e 86 seggi. I laburisti avranno tra i 192 e i 202 seggi. “Grazie a tutti nel nostro grande Paese, a chi ha votato, a chi è stato volontario, a chi si è candidato. Viviamo nella più grande democrazia del mondo”, ha esultato il premier britannico. “Abbiamo provocato un terremoto, andremo fino in fondo con Brexit”.

Il presidente americano esulta

Il presidente americano Donald Trump è tra i primi a esultare per la vittoria di Johnson: “Congratulazioni a Boris Johnson per la sua fantastica VITTORIA! La Gran Bretagna e gli Stati Uniti saranno ora liberi di concludere un nuovo grande accordo commerciale dopo la BREXIT. Questo accordo ha il potenziale per essere molto più grande e redditizio di qualsiasi accordo che potrebbe essere fatto con l’Ue”.

La batosta dei Laburisti

Il risultato incassato dai conservatori non arrivava dai tempi di Margaret Thatcher quando conquistò il terzo mandato nel 1987. “Si tratta ovviamente di una notte molto deludente per il Partito laburista – ha detto il leader del Labour  – ma sono orgoglioso di aver portato il nostro messaggio di speranza, unità e giustizia a ogni parte di questo Paese. Non guiderò il partito in nessun’altra campagna per le elezioni generali”. Parla di “shock” invece John McDonnell, esponente di punta dei laburisti.

Il nuovo parlamento inglese

Il parlamento uscito dalle elezioni di ieri sarà il più multietnico di sempre, con un parlamentare su dieci che appartiene a una minoranza etnica. Lo rileva il think thank British Future sottolineando che dieci anni fa la proporzione era uno su quaranta. I deputati “non bianchi”, precisa, saranno 65 contro i 52 del 2017. 

Di admin

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