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In Campania continua la guerra politica. Passate (quasi) le elezioni che ha portato a un cambio della guardia in Regione, i grillini passano la palla ai giudici per il caso De Luca.

Il Partito Democratico non ci pensa proprio a fare un passo indietro sulla questione del neo governatore Vincenzo De Luca: è assolutamente eleggibile e insediabile. E non c’è legge Severino che tenga. Sarà, ma, a quanto pare, la sospensione dall’incarico per vecchie vicende giudiziarie non sembra così scontata e proprio lui, De Luca, quella legge la conosce bene. Sì perché nel governo Letta stava era viceministro delle Infrastrutture nonostante fosse sindaco di Salerno. L’Antitrust lo fece decadere ma lui presentò il ricorso alla Corte d’Appello di Salerno che confermò la precedente decisione.

Tutto qui? No. De Luca è stato dichiarato decaduto dal Comune di Salerno anche per la condanna per abuso d’ufficio per ciò che riguarda il processo sul termovalorizzatore. La Prefettura, in base alla Severino, ordinò l’esecuzione. Il Tar però sospese la decisione del Prefetto e lui, nel frattempo, ha vinto le sue battaglie politiche tra primarie ed elezioni.

La battaglia più dura contro De Luca è stata condotta dal M5S. Alessandro Di Battista, prima delle elezioni, ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un video in cui mostra se stesso e i cittadini che rivolgevano a governatore campano l’invito a ritirarsi. Oggi il Movimento 5 stelle, partito più votato in Campania, ha:“presentato un esposto contro De Luca alla Procura della Repubblica – spiega Valeria Ciarambino, candidata grillina alla Regione – , indirizzato anche al presidente del Consiglio e al ministro dell’Interno, completo di dossier sul neogovernatore”

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