Questa mattina sono arrivati i Carabinieri negli uffici comunali di Bussi e, dopo qualche ora, sono usciti con in mano molti documenti.
Fonti ci riferiscono che il sindaco Salvatore Lagatta è apparso molto nervoso e si è chiuso nel suo ufficio. Qualche giorno fa, sempre al Comune, sono arrivati gli uomini della Guardia di finanza che avrebbero sequestrato altri documenti.
Al momento sulle attività investigative c’è il massimo riserbo. La presenza dei militari potrebbe riguardare un’inchiesta sulla questione della bonifica dei terreni o sulla situazione amministrativa. Il primo cittadino e il segretario comunale, successivamente all’intervento dei militari, avrebbero seguito i carabinieri in caserma.
Nei giorni scorsi abbiamo raccontato dell’accordo di programma tra Comune, Regione, Ministero dell’Ambiente e Solvay. “Il Comune di Bussi sul Tirino – si legge nell’Accordo – si impegna ad acquisire le proprietà delle aree Solvay e a destinarle ad ogni effetto di legge alla realizzazione degli interventi oggetto della Procedura di Gara e successivamente alla reindustrializzazione”.
Un’area, tra l’altro, in cui è stata fatta una gara di appalto per l’assegnazione di ben 45 milioni di euro di risorse pubbliche per la bonifica. Visto che Solvay non è stata responsabile dell’inquinamento di Montedison e la Provincia di Pescara non ha mai individuato i responsabili, il recupero ambientale deve essere eseguito dall’amministrazione pubblica.
Bussi, mentre il sindaco sollecita il ministero spunta un Dossier sull’attività del Comune